Il mondo dei porti turistici in Italia, destinazione leader nelle preferenze dei diportisti internazionali, è in fermento. Dopo l’ingresso dell’altro gruppo Marinedi a Salina nelle Eolie e la notizia del via libera al progetto per la realizzazione del porto turistico di Bari, al molo San Cataldo, anche D-Marin rilancia i suoi progetti di sviluppo lungo la Penisola. Gruppo internazionale nato in Turchia e presente nel Mediterraneo con ben 26 marina turistici, ha da poco acquisito la gestione di due porti in Italia – arrivando a cinque totali nel suo network – e non vuole fermarsi. La maggioranza di D-Marin, che ha la sede principale in Grecia, è recentemente nel 2021 al fondo di private equity Cvc Capital Partners che ha acquisito le attività di Grecia, Croazia e Emirati Arabi Uniti. A vendere è stato il gruppo turco Doğuş, che mantiene la gestione dei porti in Turchia. Proprio sulla spinta degli investimenti di questa proprietà anche il mare italiano è al centro del mirino.
“Dopo il recente ingresso nella nostra rete – ha spiegato Oliver Dörschuck, CEO di D-Marin – dei porti liguri di Marina degli Aregai e Marina di San Lorenzo, ubicati nella Riviera dei Fiori a un passo anche dalla Costa Azzurra, raggiungiamo un’offerta davvero interessante in Italia. Grazie anche agli altri tre scali di Marina di Varazze, Porto Mediceo a Livorno, in via di completamento, e Punta Faro a Lignano Sabbiadoro, ma non solo: per il prossimo futuro abbiamo un piano per sviluppare ulteriormente la qualità complessiva dell’offerta ai diportisti”. Dopo avere nel corso del 2023 aggiunto al proprio portafoglio porti in tre nuovi territori – Spagna, Malta e Albania – il 2024 del gruppo D-Marin resta focalizzato sull’Italia. A seguire l’alleanza strategica stretta con il gruppo Azimut Benetti per i porti di Livorno e Varazze, allo scopo di sviluppare una rete integrata di marina e di potenziare l’esperienza di navigazione, è arrivato infatti l’accordo commerciale con il Gruppo Cozzi Parodi per la gestione in partenariato dei Marina degli Aregai e di San Lorenzo.
“Per il futuro – ha aggiunto Nicolo Caffo, country manager Italia di D-Marin proprio a margine della presentazione dell’accordo per la gestione dei marina liguri – vogliamo continuare a crescere con costanza in Italia, fino a raddoppiare il numero di marina del gruppo nella rete italiana. Tanto che con altri tre scali siamo in fase avanzata di trattativa e comunque ne stiamo monitorando altri ancora. Requisito di base per tutte le location che ci interessano è il fatto di essere strutture premium, in grado cioè di ospitare barche lunghe almeno 35 metri. L’idea è quella di creare una rete di servizi di alto livello per i diportisti che riproduca il modus operandi attuato in campo hospitality dalle grandi catene alberghiere mondiali. Anche per questo nel recente passato abbiamo investito 10 milioni di euro in tecnologie digitali e innovazioni tecniche per i servizi nautici”.
Uno sviluppo in chiave premium dell’offerta agli armatori che parte appunto anche dai due porti liguri, ultimi arrivati nella rete. Due realtà già note e considerate nel mondo del diporto italiano e non solo: Marina degli Aregai, ad esempio, è uno dei porti turistici più grandi della Liguria, essendo dotata di 961 posti barca in grado di ospitare yacht fino a 50 metri. La struttura offre un servizio di assistenza all’ormeggio 24 ore al giorno, una darsena, un cantiere nautico un vivace complesso commerciale con più di 20 negozi, diversi ristoranti e un hotel 4 stelle e spiaggia privata. Più piccolo ma altrettanto high level è la Marina di San Lorenzo che oggi offre 268 posti barca per imbarcazioni fino a 40 metri, ma che mette a disposizione degli armatori anche alcuni posti barca per superyacht, un hotel con spa e spiaggia privata e un cantiere nautico.