Un 2022 “molto positivo” per Minotti che ha mandato in archivio l’esercizio scorso con un fatturato “vicino ai 230 milioni di euro, in crescita del 17%” rispetto al precedente. “Siamo soddisfatti del risultato ottenuto e anche di quello che abbiamo realizzato nel 2022, a partire dal Salone del Mobile, per il quale abbiamo investito molto, proponendo collezioni nuove e avviato collaborazioni con designer internazionali che hanno dato ottimi risultati”. L’azienda conta oggi “51 monomarca e 14 concept store” e nel 2023 ha in pipeline 10 nuove aperture, tre delle quali sono già avvenute. “Stiamo cercando di sviluppare il network in Africa” confida a Pambianco Design Renato Minotti, precisando che dopo la prima apertura a Cape Town, che ha dato grandi soddisfazioni, “abbiamo definito lo sviluppo del mercato e un programma di aperture a seguito dell’interesse riscontrato nei confronti del nostro brand in diversi paesi del continente. Oggi siamo a Casablanca, a Tunisi e al Cairo. Anche in Europa abbiamo in previsione nuove aperture tra cui Marbella, Lisbona e Düsseldorf che si aggiungono alla recente apertura di Kiev”. Una scommessa vista la difficilissima situazione che sta vivendo il Paese.
“Il primo bimestre del 2023 ci vede ancora in crescita del 6%, ma siamo dubbiosi sul futuro, tra la guerra che non accenna a finire, l’inflazione che ha fatto crescere molto il prezzo dei prodotti, portando il consumatore a tergiversare, a posporre le decisioni. Non ultima la situazione bancaria Internazionale”. Insomma, “tante nuvole” all’orizzonte. “Per affrontare questi tempi è necessario essere molto trasversali su diversi mercati: noi oggi siamo presenti in 80 Paesi nel mondo, tra monomarca, concept store e multibrand. La distribuzione esclusiva e selezionata in così tanti mercati ci permette di avere un certo equilibrio. Siamo sempre attenti ai nuovi trend e all’ascolto del nostro network. Per questa ragione siamo molto ‘marketing oriented’ e, dunque, avere una collezione di prodotti trasversali ed eclettici è fondamentale per essere apprezzati a tutte le latitudini”. “Ci siamo molto dedicati alla crescita qualitativa dei prodotti, che non è solo quella intrinseca ma che è anche visiva, si lega all’evoluzione dei dettagli e delle tecniche di lavorazione: questo ci dà la possibilità di potere dialogare con un consumatore molto attento ed evoluto”. “Ci occupiamo anche di nautica da 18 anni, da quando insieme all’architetto Rodolfo Dordoni abbiamo iniziato a lavorare con Sanlorenzo. Da lì ne è conseguita una evoluzione molto veloce che ha portato allo sviluppo di collaborazioni anche con i grandi brand della moda e dell’orologeria. Qualcosa che ci dà molta soddisfazione e che sentiamo vicino al nostro dna e sicuramente porteremo avanti nel futuro”.
La collezione 2023 coincide con l’anno in cui l’azienda celebra i suoi 75 anni. Si compone di arredi progettati ispirandosi a molteplici culture e sintetizzando in un unico linguaggio di coerenza stilistica visioni di designer da tutto il mondo come Marcio Kogan / studio mk27, Nendo, GamFratesi, Inoda+Sveje e Gordon Guillaumier, sotto la guida creativa di Rodolfo Dordoni insieme alla famiglia Minotti. Anche la collezione outdoor è ormai parte integrante del mondo Minotti in costante dialogo con gli arredi progettati per l’indoor. Le novità 2023 prendono forma da un’alternanza di linee sinuose e rettilinee che disegnano un’ampia gamma di sedute e complementi, adatti sia al mondo residenziale, sia alle strutture Hospitality. I progetti sono firmati da GamFratesi, Nendo, Gordon Guillaumier, Inoda+Sveje e lo stesso Dordoni, in un intreccio di culture di aree geografiche.