La classifica delle Top 50 società di architettura e design italiane, edita da Guamari e curata dal professor Aldo Norsa, conferma anche per quest’anno al vertice il Gruppo Lombardini22 con un giro d’affari di oltre 18 milioni di euro in crescita del 14,6% rispetto all’anno precedente; segue in seconda posizione Progetto Cmr con 12,8 milioni salendo in classifica rispetto alla quarta posizione dello scorso anno; chiude la triade RPBW (Renzo Piano Building Workshop) a 12,6 milioni. La classifica completa è disponibile al link.
Lombardini22 si conferma, quindi, come realtà leader nello scenario italiano dell’architettura e della progettazione, specializzato nei settori Office, Retail, Urban, Living, Hospitality e Data Center. “Essere presenti in classifica anche quest’anno e soprattutto posizionarci così bene nel nostro settore, è per noi una doppia soddisfazione e ci dà tutto l’ottimismo necessario per affrontare i tempi difficili che stiamo attraversando – commenta l’amministratore delegato Franco Guidi -. Nonostante siano numeri riferiti al 2019, e quindi ‘pre-Covid’, la nostra strategia di crescita e la focalizzazione su diversi mercati continuano a premiarci e ci permettono di rimanere saldi anche in tempi di turbolenza. Abbiamo mantenuto la rotta, rispettando tutti gli impegni finanziari con i nostri collaboratori e con i nostri partner, continuando a investire in ricerca e sviluppo e aprendo nuove unità di business, nuovi servizi, nuove alleanze”.
Il Gruppo Lombardini22 è cresciuto in modo costante investendo sulle tecnologie, sull’innovazione, sui giovani, puntando molto sull’Italia e su Milano in particolare, ma anche estendendo l’azione sui mercati internazionali. Una crescita prevalentemente organica per una realtà che oggi conta oltre 300 professionisti tra architetti, ingegneri, economisti, designer, specialisti della comunicazione, con un’età media di 35 anni e 17 nazionalità diverse.
Lombardini22 opera attraverso una costellazione di brand che coprono in modo integrato tutti i settori e le dimensioni di progetto: L22, dedicato all’architettura e all’ingegneria; DEGW, per la progettazione integrata di ambienti per il lavoro; FUD, specializzato in physical branding e communication design; CAP DC, dedicato ai data center; Eclettico Design, specializzato in progetti di ospitalità.
“Con questi presupposti – conclude Guidi – stiamo affrontando le difficoltà del momento: grazie a una community straordinaria contiamo di aver costruito una ‘struttura antisismica’, un modello che resiste alle scosse e ci mantiene presenti con i nostri clienti in un mercato che cambia e in una situazione che sta rivoluzionando le modalità di lavoro. La leadership di fatturato ci premia, e ne siamo soddisfatti, ma lo siamo ancora più del ruolo che ci siamo guadagnati nella nostra comunità professionale. E soprattutto siamo consapevoli che la solidità della nostra crescita è legata allo sviluppo di tutto il mercato italiano e delle diverse comunità che lo rappresentano”.