“La transizione digitale ha obbligato e obbligherà molti a un ripensamento generale delle proprie attività – spiega a Pambianco Design Andrea Billi, docente di Economia all’Università di Roma La Sapienza e coordinatore di Ro.me – Museum Exhibition -. Tre anni fa abbiamo scommesso sul modello di una fiera che si accompagnasse ad un programma di approfondimento culturale di rilievo internazionale. Pur nell’emergenza, tale obiettivo per noi non cambia”.
Prende così il via la terza edizione della fiera internazionale sui musei, luoghi e destinazioni culturali, che si svolgerà interamente online dal 25 al 27 novembre. Ottanta aziende nazionali e internazionali popoleranno il marketplace della fiera digitale, esponendo i propri prodotti e illustrando le proprie soluzioni: dal merchandising museale alle imprese creative e culturali, dagli allestimenti ai progetti immersivi attraverso la realtà virtuale e aumentata, dai servizi per i visitatori sino a quelli per l’exhibition e il collection management.
Un programma denso di approfondimenti e insight specialistici che, nell’annus horribilis del Covid-19, fa inevitabilmente il punto sugli impatti della pandemia sul settore e sulle recovery strategies da adottare: dall’accelerazione della transizione digitale sino all’accessibilità e alla sostenibilità di musei e luoghi culturali. Un ritorno alla “normalità” pre-Covid non sarà, infatti, possibile, perlomeno nel medio periodo, come ha evidenziato anche il 16° Rapporto Annuale Federculture Impresa Cultura, presentato lo scorso 3 novembre, che reca il sottotitolo beneaugurante ‘Dal tempo della cura a quello del rilancio’. Un dato su tutti: oltre il 70% degli enti culturali ha stimato perdite di ricavi superiori al 40% del loro bilancio, mentre il 13% prospetta perdite che superano il 60 per cento.
“Le opportunità che offre il digitale sono innumerevoli, bisogna saperle sfruttare al meglio nella consapevolezza che non sostituiranno la dimensione reale – osserva Billi -. Nell’ottica della promozione del Sistema museale nazionale, in collaborazione con la Direzione Generale Musei del MiBACT, abbiamo ideato una Virtual Experience su 15 Musei del Territorio disseminati lungo la penisola italiana, il cui pilota sarà presentato in occasione della manifestazione. Grazie a questo tour, i musei e i siti individuati in collaborazione con i Poli regionali, presenteranno una user experience sulle proprie collezioni permanenti”.
Un’esperienza digitale che investe, dunque, sulla valorizzazione del patrimonio di prossimità, da affiancare allo sviluppo di un approccio manageriale. “Una delle possibili strade per la sostenibilità del settore – aggiunge il docente – è quella di cogliere alcune opportunità di business che si stanno aprendo a livello internazionale sia sul digitale che sulla comunicazione integrata, che utilizza gli strumenti ed i format della cultura applicandoli ai settori tradizionali”.
Su questi temi insiste il convegno inaugurale con i direttori dei musei italiani organizzato dalla Direzione Generale Musei del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (Mibact), dal titolo ‘Musei in rete tra innovazione digitale e inclusione sociale’. Interverranno, anticipati dal saluto del Ministro Dario Franceschini, Marco Pierini, Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa, e Deborah Agostino, Direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano.
A seguire una tavola rotonda su strategie, progetti e strumenti per affrontare il cambio di paradigma in atto nel settore, che vedrà protagonisti il Direttore del British Museum Hartwig Fischer, la Direttrice del Musée de l’Orangerie di Parigi Cécile Debray e il Direttore Generale Musei del Mibact Massimo Osanna.