“Flexia è un gioco di percezioni tra il visibile, materico e colorato, è l’invisibile che diventa luce”. Così l’architetto Mario Cucinella descrive il progetto nato dall’incontro tra la propria esperienza nella progettazione sostenibile e il know-how illuminotecnico di Artemide.
Ispirata alla papiroflexia, la tecnica usata per piegare il papiro, ‘Flexia’ è un sistema di gestione della luce e del riverbero acustico che richiama, nella struttura, l’arte giapponese degli origami. La sezione del pannello acustico controlla il riverbero assorbendo le onde sonore riflesse nell’ambiente, mentre la tecnologia brevettata di ‘Discovery’, nata da una ricerca di Ernesto Gismondi sulla qualità della luce che anima la superficie emittente trasparente, genera un’emissione diffusa di luce uniforme, rispettando le norme Ugr per l’applicazione negli spazi del lavoro. La capacità di Artemide di guardare oltre gli schemi tradizionali per interpretare la tecnologia a favore del benessere dell’uomo emerge da questa performance tecnica che, consentendo l’accostamento di più moduli, conduce a un gioco di percezioni ottiche: da spenta la lampada è eterea e invisibile, mentre accesa diventa materica trasformandosi in un solido di luce.
“Si tratta di moduli che si interfacciano con lo spazio diventando essi stessi elementi spaziali – dichiara a Pambianco Design Carlotta de Bevilacqua, vice presidente e CEO del gruppo Artemide -. Mario desiderava un prodotto che risultasse flessibile nello spazio, capace di creare delle isole senza generare chiusure, ma al tempo stesso che riuscisse a performare la luce indipendentemente dall’orientamento della superficie”. Le ali flessibili di ‘Flexia’, infatti, sono dotate di un meccanismo di rotazione da 0° a 15° a 30°, che aiuta a calibrare l’interazione con l’ambiente. Inoltre, forma, materiali e densità sono selezionati per lavorare principalmente sulle frequenze del parlato umano.
Infine, sottolinea Cucinella, questo progetto è testimonianza di come la sostenibilità di un edificio si costruisca anche a partire dagli elementi che animano gli spazi. ‘Flexia’ ha un impatto energetico ridotto, alta efficienza, flessibilità di gestione per un uso attento grazie alla possibilità di controllare l’emissione con Artemide App. A questo si accompagna un’attenta scelta dei materiali. In particolare, la parte fonoassorbente è realizzata con fibre riciclate: il tessuto esterno proviene al 100% da bottigliette di Pet, mentre il pannello interno deriva da materiali di scarto.