Due modelli di business differenti ma un obiettivo comune: creare poli del design di alta gamma alla ricerca di un incremento dimensionale. Si tratta di Idb – Italian Design Brands e Calligaris, a confronto sul palco di Palazzo Mezzanotte in occasione del VI Design Summit organizzato da Pambianco-Interni.
Sull’input dell’affermazione di Andrea Bonomi, Presidente dell’Industrial Advisory Board di Investindustrial, circa la necessità di individuare un modello univoco di aggregazione, Giorgio Gobbi Managing Director di Idb e Stefano Rosa Uliana, CEO di Calligaris spiegano come, dal loro punto di vista, sia necessario che il modello vari in base alla tipologia di aziende in gioco. “Idb ad oggi ha aggregato sette aziende in tre aree strategiche d’affari: nel campo dell’arredamento Meridiani, Saba Italia e Gervasoni; nel campo dell’illuminazione Davide Groppi e Flexalighting; nel contract chiavi in mano dedicati soprattutto ai negozi di luxury fashion Modar e Cenacchi International. Il nostro modello è un investimento di sviluppo per il quale è altrettanto importante la qualità delle aziende che entrano a far parte del gruppo e la qualità degli imprenditori che, nel nostro caso, restano alla guida delle aziende”.
Per il Gruppo Calligaris il modello consiste nell’acquisire sempre le aziende al 100%, seppur distinte come legal entities, con un core business chiaro e sfruttare le sinergie sia a livello industriale che distributivo. “Con Ditre Italia, acquisita nel 2017, Calligaris realizza ora anche imbottiti – afferma Uliana -, così come con Luceplan si estenderà all’illuminazione. L’idea è presentarsi a Euroluce 2021 con un programma luci che possa essere messo a disposizione del gruppo”.
Le sinergie sono uno dei temi centrali delle aggregazioni del design: se in Calligaris sono controllate dalla capogruppo, in Idb viene lasciata più indipendenza alle aziende partner alle quali Idb offre supporto strategico e formativo per arrivare là dove non riescono da sole, preservandone il dna.
Per quanto riguarda l’impatto del lockdown sui mercati, è quello cinese ad averne risentito maggiormente anche se ormai, per entrambi i gruppi, tutto è quasi tornato alla normalità. L’Asia rappresenta per il Gruppo Calligaris il 10% del fatturato, grazie anche alla filiale in Giappone, presente dal 2006, che sta performando meglio del 2019. In Cina Calligaris pianificava l’apertura di una filiale, progetto posticipato al 2021. “Abbiamo frenato i progetti non strategici mentre abbiamo portato avanti i progetti relativi ai prodotti – dichiara Uliana – Soprattutto il riordino dei brand: l’intento era sfruttare le sinergie tra aziende evitando sovrapposizioni di distribuzione, immagine e prodotti”. Idb ha registrato due velocità: la Cina è ripartita velocemente a livello B2B ma con negozi ancora abbastanza vuoti per la ridotta mobilità delle persone. Il resto dell’Asia, invece, molto meno. L’Europa ha continuato a lavorare e a mandare ordini durante tutto il periodo del nostro lockdown. Anche per Calligaris l’Europa ha continuato a performare, sorprendentemente anche l’Italia. La pecora nera del gruppo per Uliana è l’Uk perché ha gestito male le prime fasi della pandemia e ha riaperto da poco.
Nel contesto di riordino di Calligaris rientra anche il rifacimento del sito internet con la nuova piattaforma e-commerce gestita internamente: una strategia retail che sta diventando sempre più multichannel. Il sito e-commerce partirà in Italia a luglio e poi arriverà in Francia, Uk, Germania e Usa. Anche Idb si rivela attiva sul fronte digitale con cinque progetti, non solo di e-commerce, al lavoro che si concretizzeranno tra il 2020 e il 2021.
L’assenza del Salone del Mobile 2020 ha spinto le aziende a inventare nuovi modi per comunicare i propri brand e prodotti. Calligaris ha scelto la via dei video emozionali rivolti al trade e al consumer, strumenti che sarà mantenuto anche in futuro. Idb ha interpretato come opportunità questa assenza cavalcandola nel breve termine con un aumento esponenziale di contenuti digitali sia b2b che b2c, e in chiave più strutturale ragionando su come affrontare Euroluce 2021, un momento di incontro non più vincolato alla bulimia di novità di prodotto ma occasione per presentare il marchio e tutte le iniziative che vertono attorno ad esso.
Per il futuro, Calligaris e Idb intendono proseguire con le acquisizioni. Idb, inoltre, pensa ancora alla quotazione in Borsa, prevista per metà 2021, posticipata però almeno di un anno.