Il 2019 è stato per Antoniolupi un anno di risultati positivi (+11% di fatturato rispetto al consolidato del 2018, che si attestava attorno ai 27mln di euro). Una crescita che trova conferme anche nei mercati internazionali, in particolare in Germania e nei paesi dell’Europa orientale, con Russia e Cina in grande incremento.
In questo clima di crescita, si inserisce la presentazione della nuova release dello showroom interno all’headquarter di Cerreto Guidi, in provincia di Firenze. Dopo soli quattro anni dal restauro – necessario dopo una tromba d’aria che nel 2014 rese inagibile l’edificio – lo spazio espositivo ha cambiato totalmente veste.
Gli architetti Paolo Brambilla e Fabio Calvi hanno lavorato in continuità con la filosofia progettuale dello showroom milanese e degli ultimi stand realizzati per il brand, enfatizzando gli spazi bagno con colori molto accesi e dove la dimensione architettonica è definita dalle quinte scenografiche che contengono le collezioni.
Lo spazio Antoniolupi si sviluppa su 2300 metri quadrati, ed è disposto su un unico livello. Il nuovo ambiente appare come una galleria museale, nel quale gli oggetti iconici e scultorei sono stati disposti ai lati dell’ingresso principale; di fronte, la grande piscina dei soffioni, con lo ‘spettacolo acquatico’ che sempre affascina i visitatori. In prossimità della piscina è presente una pedana, sulla quale sono collocati i progetti più innovativi; in questo periodo è possibile vedere la scomposizione per elementi del lavabo in marmo Vortice, della nota serie disegnata da Paolo Ulian.
Studiata in dettaglio la convivenza e l’accostamento scenografico di prodotti senza tempo con quelli più recenti, che creano molte eleganti modulazioni dell’eleganza e della contemporaneità delle collezioni. Non solo, quindi, i pezzi più noti.
Opale e Vitreo, disegnate da Carlo Colombo e Andrea Lupi, evoluzione della collezione Albume, che ha inaugurato l’utilizzo del Cristalmood, una resina tinta nello stampo. Materiale con il quale oggi si possono vedere realizzate anche le vasche; con i lavabi, tutti pezzi unici rifiniti a mano. I lavabi della linea Gessati, su disegno di Gumdesign, ottenuti incollando con una resina colorata lamine di marmo, in una alternanza resa omogenea da un’accuratissima levigatura.
Ma anche le serie di contenitori Bespoke di Carlo Colombo e di mobili da bagno Binario, di Nevio Tellatin, che trovano una perfetta collocazione nella Hall of Fame delle collezioni di firma.