Starhotels, il gruppo fiorentino dell’hotellerie, prima catena alberghiera italiana per fatturato (208,5 milioni nel 2018 a +5,4% sul 2017 e un utile netto di 12,3 milioni a +31,4%) e unica ad avere hotel a New York, Parigi e Londra (29 in tutto a 4 e 5 stelle con 4.100 camere), ora intende puntare sul segmento delle residenze di lusso, con la gestione dal 2020 di 40 appartamenti nel centro di Milano, accanto all’hotel Rosa Grand, da affittare offrendo anche i servizi alberghieri; l’espansione degli hotel con acquisizioni immobiliari ma anche attraverso la gestione, già partita con Saronno e Bologna (l’hotel di 200 camere in via di costruzione nel parco Fico Eataly world, che sarà pronto a metà 2020) e il riposizionamento verso il Sud Italia, con lo sbarco in Puglia e in Sicilia.
L’obiettivo è spostare sempre più il posizionamento verso l’alto di gamma, spiegano al Sole 24 Ore Elisabetta Fabri presidente e amministratore delegato di Starhotels, appena nominata Cavaliere del lavoro come lo era stato il padre Ferruccio, fondatore della Starhotels, e il direttore generale Enzo Casati. Gli hotel ‘collezione’ della catena, quelli con il posizionamento più alto che rappresentano il 32% delle camere complessive e danno il 55% dei profitti, come il Rosa Grand, rappresentano proprio quel focus lusso che il gruppo intende perseguire.
Intanto, Starhotels ha appena investito cinque milioni di euro per ristrutturare tutte le 64 camere dell’Helvetia&Bristol, storico indirizzo a cinque stelle dell’hotellerie fiorentina acquisito nel 2016, ed entro l’anno completerà un altro investimento da dieci milioni di euro per allargare lo stesso Helvetia&Bristol nel vicino edificio dell’ex Banco di Roma, 5.500 metri quadrati in cui sono state ricavate 25 suite ultramoderne, centro benessere, sale meeting.