Manca poco meno di due anni all’inaugurazione di Expo 2020 e a Dubai è il momento di premere l’acceleratore. L’hub più importante del mondo arabo ha parzialmente deluso le aspettative degli esportatori italiani di arredamento, evidenziando un calo dell’8% nelle importazioni di mobili dall’Italia nel primo semestre 2018, ma le prospettive per il nuovo anno sono favorevoli, grazie anche ai cantieri aperti in vista del grande evento. L’investimento complessivo per Expo 2020 è stimato in 37,5 miliardi di euro, di cui 9 impegnati per la costruzione di nuovi hotel e parchi a tema, 11,5 miliardi per alloggi e infrastrutture correlate. E i benefici per l’arredo arrivano sempre alla fine dei lavori.
A Dubai, città condannata a cambiare per non restare fuori dall’attenzione internazionale, è dedicato il dossier del n.6/2018 di Pambianco Magazine Design, con particolare attenzione ai progetti in via di realizzazione, agli esiti dell’ultima Design Week e all’aspetto cruciale della distribuzione nell’emirato.
“Il settore dell’edilizia, tra alti e bassi, continua ad essere trainante per l’economia degli Emirati Arabi Uniti – ha dichiarato a Pambianco Design Gianpaolo Bruno, direttore dell’Ufficio Ice di EAU, Oman e Pakistan – contribuendo al 10% del Pil. Il 52% dei progetti e contratti assegnati nell’area GCC si concentra proprio negli Emirati Arabi e Dubai gioca un ruolo importante, anche in prospettiva dell’Expo 2020, con 6.400 progetti in corso, per un valore di 359 miliardi di dollari. Per l’Italia le opportunità di business non mancano, come testimoniano le recenti assegnazioni di contratti per la realizzazione di strutture legate all’Esposizione Universale”. Tra questi, Bruno evidenzia la costruzione della gigantesca cupola di Al Wasl Plaza, l’edificio simbolo di tutta l’Expo 2020, affidato all’italiana Cimolai Rimond. “Un’opera che lascerà un segno forte nella città, con un’altezza di 67,5 metri e un diametro di 150 metri, con i suoi 13.600 metri di strutture in acciaio, per un peso complessivo di 2.265 tonnellate, che creerà uno spazio di 724mila metri cubi, la stessa grandezza di 290 piscine olimpioniche”. C’è poi l’italiana Beyond Limits che, assieme ad un consorzio di aziende internazionali, ha vinto la gara d’appalto per la realizzazione del Padiglione della Finlandia.
“Sace è pronta a stanziare 1 miliardo di crediti per finanziare le imprese italiane che vogliano partecipare a gare d’appalto per progetti infrastrutturali legati a Expo 2020 ed è la prova ulteriore che esistono opportunità interessanti, per chi le saprà cogliere, malgrado Dubai sia un mercato molto competitivo e difficile”, commenta il direttore Ice. “Anche il settore dell’arredamento negli Emirati gode di buona salute ed ha un valore di 2,3 miliardi di dollari, che raddoppia se si considerano i prezzi al dettaglio. Il design d’interni, infatti, nel 2018 ha fatto registrare un +2% e si prevede che cresca ancora del 3% nel 2019” conclude Bruno.