Si erge per 9 metri d’altezza con un impatto ambientale pari a zero nel centro del nuovo Sackler Courtyard del Victoria and Albert Museum dove rimarrà fino al 1 ottobre: si tratta di MultiPly, il padiglione in tulipier americano, nato dalla collaborazione di American Hardwood Export Council (AHEC) con Waugh Thistleton Architects e ARUP.
La struttura modulare è realizzata in lamellare a strati incrociati e vuole rappresentare una riflessione sui modi di progettazione e costruzione di abitazioni e città nella società contemporanea, sempre più segnata da un’urgenza sia nel bisogno di alloggi che nel dover affrontare il cambiamento climatico globale. Secondo l’architetto Andrew Waugh, a capo del progetto, infatti la progettazione architettonica dovrebbe rispondere al punto di crisi nel quale si trova il mondo attuale: “sono convinto che la costruzione attraverso l’utilizzo di un materiale versatile e sostenibile come il tulipier americano è un modo importante per affrontare questi problemi”. Lo supporta in questa visione anche David Venables, direttore europeo di AHEC, che ha infatti affermato durante la presentazione del progetto: “Waugh Thistleton Architects è stato pioniere nell’uso innovativo del legno nell’edilizia per decenni e MultiPly è un’esplorazione di un nuovo modo di costruire più sostenibile, unendo un materiale a impatto di carbonio negativo e facilmente reperibile – il tulipier americano – con un design modulare”. Infine le parole di Arup, dalla Project Director Carolina Bartram, mostrano il progetto dal punto di vista ingegneristico: “Continuare la nostra esplorazione del legno di latifoglia americano CLT attraverso installazioni temporanee come questa, ci permette di sperimentare e innovare. La serie apparentemente semplice di scatole impilate è una complessa sfida ingegneristica”.
Con la presentazione del London Design Festival, l’installazione ha suscitato l’interesse e l’attenzione di diverse realtà e grazie alle sue caratteristiche modulari, la facilità nell’essere disassemblato e trasportato, dovrebbe diventare itinerante e viaggiare in altre città europee. In lizza spicca anche Milano.