Il marchio punta sulla qualità della manifattura e su strategie distributive orientate al retail con due negozi monomarca, a Roma e Milano. Il wholesale rimane strategico.
Costante la crescita di Alysi, brand italiano che negli ultimi anni sta registrando performance positive di stagione in stagione. Alla guida dell’azienda di famiglia, Federico Impiombato e Valentina Celata si dedicano alla crescita del brand con passione e dedizione, rispettivamente nel ruolo di Managing Director e Head Designer. Le collezioni di Alysi si contraddistinguono per la selezione dei tessuti, l’attenzione alle lavorazioni, la ricerca di forme e materiali, lo studio di volumi e la realizzazione di stampe e grafiche esclusive. La mission della maison è combinare la tradizione del made in Italy e la finezza della manifattura con le ultime logiche stilistiche e strategie distributive. Con la nuova apertura del monomarca milanese in via Ponte Vetero 6, che segue il flagship store di Roma in via Borgognona 42 del 2015, sorprende il mondo del fashion realizzando una location unica e innovativa su progetto di Studiopepe.“Il retail è sicuramente lo strumento più diretto per trasmettere ai clienti la vera essenza di Alysi e i nostri due monomarca ci rappresentano in ogni sfumatura. Non siamo tuttavia orientati ad incentrare la nostra distribuzione unicamente sullo sviluppo dei monomarca, ma desideriamo potenziare tale progetto per ampliare la conoscenza del marchio in località strategiche di risonanza mondiale come Parigi e Londra”, ha commenta to Federico Impiombato. Il core business dell’azienda resta comunque il wholesale, che vede una distribuzione nazionale consolidata e coerente nel posizionamento in oltre 360 boutique multibrand, affiancata da un’importante rete distributiva su gran parte del territorio europeo e in mercati strategici extra Ue come Cina, Giappone, Russia e dal 2018 Corea. Il momento positivo del brand ha fatto registrare un incremento di fatturato costante che nel 2017 si attesta a 12 milioni di euro, passando nel 2018 a 14 milioni con una stima di crescita a doppia cifra anche per il 2019. La quota export rappresenta oggi il 43% con l’obiettivo di arrivare al 50% nel prossimo periodo.