Il comparto dei macchinari per la lavorazione del legno ha registrato lo scorso anno un risultato record con quasi 2,3 miliardi di euro in termini di valore della produzione. L’ottima performance dipende dal mercato domestico cresciuto del 16,8 % grazie agli incentivi di super e iper-ammortamento, bene anche l’export a quota 1,6 miliardi (+6,4%).
Il momento positivo del settore spiega la maggiore estensione della rassegna biennale dedicata alle tecnologie e delle forniture per l’industria del mobile e del legno, Xylexpo, di scena in questi giorni e fino al 12 maggio a FieraMilano Rho: i metri quadri di superficie espositiva in questa 26esima edizione sfiorano i 35mila, seimila in più rispetto alla scorsa edizione.
Una fiera che racconterà lo stato dell’arte del settore e che sottolinea quanto questo sia “il tempo dei grandi gruppi”. Il comparto industriale che Xylexpo rappresenta negli ultimi anni ha visto la crescita di ruolo e dimensionale dei grandi gruppi, attorno ai quali, però, non manca di mostrare le proprie potenzialità un mondo estremamente vitale e variegato di micro e piccole aziende. “Quelle che non vediamo più sono le medie imprese, una categoria che pare avere ben pochi esponenti”, ha commentato a questo proposito Dario Corbetta, direttore generale dell’evento e di Acimall, l’associazione italiana dei costruttori di tecnologie per il legno che, attraverso il proprio braccio operativo Cepra, è titolare e organizzatrice della rassegna internazionale: “la forbice si è allargata sempre più, a quanto pare:, per quanto il comune denominatore è un alto livello di tecnologia, oramai una offerta che tutte le imprese del comparto devono garantire, indipendentemente dalle loro dimensioni”.