Sono saltati i confini tra lavoro e vita privata? È una buona occasione per migliorare l’ambiente in cui viviamo, senza più distinzioni tra casa, ufficio e spazi pubblici. Si può riassumere così il senso della proposta presentata a Orgatec, evento biennale di riferimento per l’arredamento del mondo office, dalle 665 aziende che hanno esposto nei padiglioni della fiera di Colonia (25-29 ottobre).
Le sensazioni raccolte da Pambianco Design nei primi due giorni della manifestazione sono positive, a testimonianza di una fiera brillante per affluenza di buyer specializzati e rafforzata dalla valenza strategica acquisita in chiave contract, canale sempre più importante grazie ai progetti avviati in headquarter di grandi corporation e hotel sempre più smart, a cui si aggiungono i luoghi di aggregazione e gli spazi di ristorazione laddove passa una mobilità ormai dipendente dalle IT per svolgere le attività professionali tra un meeting e l’altro.
Digitalizzazione, team working (o coworking) e benessere all’interno degli spazi di lavoro sono i temi più discussi nel mondo office. I trend in atto sono talmente centrali da aver determinato il rilancio di una manifestazione che sembrava destinata, nelle ultime tre-quattro edizioni, a un graduale declino per effetto combinato della crisi economica post 2008 e del tecnicismo collegato al comparto professionale. Oggi il contesto è totalmente cambiato.
“Non è più possibile affrontare questo mondo con gli strumenti di un tempo. Il nostro compito è ridisegnare il futuro del lavoro futuro, offrendo prodotti e soluzioni adeguate al cambiamento avvenuto” sottolinea Giuliano Mosconi, presidente di Tecno, che ha allestito mille metri di stand dedicati a tematiche quali la divisione dello spazio, le sedute che si adeguano al turnover e il tavolo di lavoro dei prossimi anni, con innovazioni molto spinte dal punto di vista tecnologico come la postazione che riconosce l’utilizzatore e si adatta a soddisfare le sue esigenze. “Si profila una possibilità di crescita straordinaria, dobbiamo soltanto fare attenzione a non essere travolti dall’infinità di richieste che potrebbero derivare” afferma Mosconi.
La divisione office del gruppo Fantoni, composto da sette aziende per un fatturato 2016 previsto attorno ai 340 milioni di euro, punta l’attenzione sulle scrivanie condivise e sui pannelli fono assorbenti, che migliorano la qualità della vita e del lavoro in ambienti affollati, con possibili applicazioni estese a spazi pubblici e luoghi di ristorazione. “La fono assorbenza – afferma il CEO Paolo Fantoni – vale un terzo del nostro business legato all’ufficio, in forte espansione dopo il crollo avvenuto post 2007: da allora, in Italia, i volumi di mercato si sono ridotti del 65 percento. Oggi ci sono le condizioni per una ripresa, tra aumento della domanda e riduzione del numero di competitors”. Fantoni ha inoltre interpretato in maniera originale la tendenza al benessere nei luoghi di lavoro, utilizzando veri alberi di olivo, con tanto di olive ormai mature, come elemento di arredamento ‘vivo’ tra le postazioni (design a cura di Matteo Ragni).
Luogo orientato all’innovazione e alla socializzazione, ambiente flessibile, spazio piacevole da abitare. La filosofia dell’ufficio concepito da UniFor, azienda appartenente al gruppo Molteni, è stata interpretata dallo Studio Cerri & Associati come uno spazio definito da quattro aree funzionali (reception, sala riunioni e due spazi operativi) circoscritte da elementi di partizione curvi insonorizzati, che si aprono sulla zona centrale dell’agorà, dove le persone si incontrano, interagiscono, collaborano, lavorano. Le soluzioni sono state sviluppate in collaborazione con alcuni tra i più celebri studi di progettazione, da Foster+Partners a Jean Nouvel Design, a Michele De Lucchi con la postazione da lavoro Teamer. Canada e Australia sono i mercati attualmente più dinamici per l’azienda, che ha nel contract il proprio canale di riferimento.