Milano celebra uno dei più caratteristici movimenti artistico-filosofici che ha influenzato, tra le diverse arti, l’architettura e il design d’arredamento. È l’Art Nouveau, anche noto come stile Liberty, in voga nei decenni a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento.
Lo stile si definisce per le sue caratteristiche forme organiche, le linee curve, con ornamenti a predilezione vegetale o floreale. Le immagini orientali, soprattutto le stampe giapponesi, con forme altrettanto curvilinee, superfici illustrate, vuoti contrastanti, e l’assoluta piattezza di alcune stampe, furono un’importante fonte di ispirazione. Alcuni tipi di linee e curve divennero dei cliché, poi adoperati dagli artisti di tutto il mondo. Altro fattore di grande importanza è che l’Art Nouveau non rinnegò l’uso dei macchinari come accadde in altri movimenti contemporanei, come quello di Arts & Crafts, ma vennero usati e integrati nella creazione dell’opera. In termini di materiali adoperati la fonte primaria furono certamente il vetro e il ferro battuto, portando ad una vera e propria forma di scultura e architettura. Nomi di spicco del movimento, per l’arredamento d’interni, furono tra gli altri Michael Thonet, Ernesto Basile, Carlo Bugatti, Vittorio Ducrot.
Per chi fosse estimatore del genere o semplicemente volesse saperne di più, è in scena a Palazzo Reale, fino al 20 marzo, la mostra ‘Alfons Mucha e le atmosfere Art Nouveau’ che affianca alle opere dell’artista una selezione di ceramiche, mobili, ferri battuti, vetri, sculture e disegni di artisti e manifatture europei.
La mostra è promossa dal Comune di Milano|Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale di Milano, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore, in collaborazione con la Richard Fuxa Foundation e il Centro di Ricerca Rossana Bossaglia, Dipartimento Culture e Civiltà, Università di Verona. Si avvale altresì del patrocinio della città di Praga.