L’architetto cileno Alejandro Aravena, nato a Santiago il 22 luglio 1967, direttore della 15esima Biennale d’architettura, in programma dal 28 maggio al 27 novembre a Venezia, è il vincitore dell’edizione 2016 del Pritzker Prize, il Nobel dell’architettura: il primo progettista del Cile, il quarto dell’America Latina. Prima di lui Luis Barragán (1980), Oscar Niemeyer (1988), Paulo Mendes de Rocha (2006).
È stato Tom Pritzker ad annunciare il vincitore, affermando che il lavoro di Aravena: «offre opportunità economiche ai meno privilegiati, arginando gli effetti dei disastri naturali e riducendo il consumo energetico, provvedendo alla realizzazione di spazi pubblici di accoglienza. Aravena dimostra come l’architettura nella sua forma migliore possa migliorare davvero la vita delle persone». Aravena rriceverà un premio di 100 mila dollari e una medaglia in bronzo durante la cerimonia ufficiale che ci sarà il 4 aprile al United Nations Headquarters a New York.
La premiazione si terrà il prossimo 4 aprile a New York, al Palazzo delle Nazioni Unite, dove nel 1988 era stato consegnato a Niemeyer, il costruttore di Brasilia. La giuria ha scelto Aravena, titolare dal 2001 dello studio Elemental (con Gonzalo Arteaga, Juan Cerda, Diego Torres), «per aver compreso cosa voglia dire oggi fare buona architettura», premiando «il suo mix di collaborazione e di sfide che non si dimentica dei meno fortunati, cercando di dare loro sempre e comunque nuove opportunità, un’idea di progetto innovativo ma sempre ispirato».
Tra i suoi progetti più conosciuti: l’UC Innovation Center – Anacleto Angelini dell’Università di Santiago (2014), The Siamese Tower sempre a Santiago (2005) come nella capitale cilena si trovano altri suoi progetti importanti come la Medical School (2004), la School of Architecture (2004), la Montessori School (2001), la Matematichs School (1999) mentre Aravena e il suo studio sono attualmente impegnati su un grande cantiere a Shanghai, in Cina, per la sede di una grande multinazionale farmaceutica (tra i suoi progetti oltre confini quello negli Stati Uniti per la St. Edwards University Dorms di Austin (2008).