L’ultimo dato è il fatturato 2013 che si attesta a circa 23 milioni di euro. Ma la storia di Ilve parte dagli anni 60 quando l’azienda entra nel mercato dei piani cottura per casa ed elettrodomestici. Negli ultimi vent’anni la strategia del marchio ha ricercato, per i suoi prodotti, alti standard professionali e di prestazione. Sia come tipo di materiali che come quantità, spessori delle lamiere, numero di vetri nelle porte. Dai fuochi più potenti alle temperature dei forni che raggiungono i 400 gradi.
“Ci siamo voluti differenziare dai colossi dell’elettrodomestico –spiega a PambiancoDesign il presidente Alberto Illotti – proponendo un’offerta di nicchia. Ci rivolgiamo ad un target domestico e a piccole realtà di ristorazione. Ne è un esempio la collaborazione che stiamo portando avanti con il locale milanese ‘Cavoli a Merenda’ che si rivolge ad un pubblico alto e selezionato, basti pensare che i coperti del ristorante sono 40.”
Una gamma, di circa 15mila articoli diversi, tra le più ampie al mondo per declinazione di colori, misure e funzionalità. “Noi siamo molto forti anche nel servizio – prosegue l’imprenditore – infatti dall’ordine alla consegna passano solo 15 giorni. La nostra logica è di produrre ciò che il mercato ci chiede. Prima ci preoccupiamo che il nostro cliente venda, poi produciamo”.
“Per il 2014 – anticipa Illotti – prevediamo di consolidare il fatturato dell’anno scorso. Siamo sempre stati molto apprezzati all’estero, che rappresenta per noi, già dai tempi pre-crisi, l’85% del fatturato. Olanda, Inghilterra, Norvegia, Danimarca e Svezia sono i Paesi in cui siamo più forti. Dall’altra parte del mondo siamo affermati in Australia. Vanno bene anche Russia e Stati Uniti.”
Ilve si appoggia, all’estero, a distributori in esclusiva che si occupano della distribuzione del prodotto, della promozione e dell’assistenza post vendita. Gli agenti seguono anche la comunicazione, con investimento da parte dell’azienda. Partecipa, infine, a tutte le fiere del settore, tranne Eurocucina. “La novità quest’anno- conclude il presidente – è stata la partecipazione al Salone di Valencia, intendiamo infatti sbarcare sul mercato spagnolo dove ancora non siamo presenti. La prossima tappa? Il Sicam di Pordenone in ottobre.”