Calligaris ha reso noti i risultati del 2012, in cui ha registrato un utile netto a 4,7 milioni di euro, in crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente, a fronte di un fatturato consolidato in flessione (-4,1% sul 2011) a 135,5 milioni. Il margine operativo lordo si è attestato a 22,4 milioni, mantenendo pressoché invariata la propria incidenza sul fatturato netto (16,5%). La tenuta della marginalità si ricollega alla buona capacità di generare cash-flow grazie alla ridefinizione della filiera logistico-produttiva tesa alla consistente riduzione delle giacenze, che ha fornito liquidità al gruppo per finanziare produzione e sviluppo commerciale.
Il presidente della società, Alessandro Calligaris, si è detto “soddisfatto dei risultati raggiunti nel 2012, poiché sono stati conseguiti in un quadro di forte recessione del mercato interno e di molti altri paesi dell’Unione Europea”.
E se la performance del brand di Manzano (UD) ha tenuto, continua Calligaris, “è frutto del successo della strategia di distribuzione selettiva che stiamo attuando in tutto il mondo (ove i punti vendita partner attivati sono ormai prossimi ai 500) nonché di una stabile crescita a doppia cifra delle vendite nell’area americana”. Per allargare il perimetro dei ricavi, dunque, il gruppo controllato al 40% da
L Capital, il fondo di investimento del Gruppo francese del lusso Lvmh, punterà su design, qualità e servizio. E nonostante la pesante crisi non abbia permesso all’azienda di arredamento friulana di crescere del 6%, come invece previsto nel maggio dello scorso anno, il Gruppo proseguirà comunque lungo la strada della distribuzione selettiva, distinguendo la gamma prodotti tra i clienti-partner e gli interlocutori “generici”, cui si rivolgerà concentrando la proposta unicamente su sedie e tavoli.