Si scaldano i motori del prossimo appuntamento con Progetto Fuoco, la rassegna internazionale biennale dedicata alla produzione di calore ed energia dalla combustione della legna, in programma a Veronafiere dal 21 al 25 febbraio. Sarà un’edizione contrassegnata da numeri in crescita e dal rapporto sempre più stretto con il mondo del design e dell’architettura. A partire da questa edizione, infatti, sarà presente una delegazione di Adi – Associazione per il Disegno Industriale che selezionerà alcuni prodotti del segmento per il prossimo Compasso D’Oro. Sul fronte dei numeri, la manifestazione si prepara ad ospitare 782 aziende (di cui 322 estere) contro le 750 del 2016 su 115mila metri quadrati di superficie espositiva (erano 105mila due anni fa) suddivisa tra sette padiglioni oltre all’area esterna.
“Progetto Fuoco si conferma come la prima rassegna al mondo focalizzata sul riscaldamento a legna o in pellet – ha dichiarato Raul Barbieri, direttore generale di Piemmeti, la società di Veronafiere specializzata nella promozione ed organizzazione di eventi tecnici business to business – è importante che la principale manifestazione del settore sia italiana perché l’Italia da sola conta su una filiera composta da 14mila imprese e su un fatturato di tre miliardi”. Gli italiani, infatti, realizzano con stufe e caminetti l’80% del valore mondiale del prodotto, seguiti poi da tedeschi, austriaci, spagnoli e francesi.
Che quello del riscaldamento a stufe, caminetti e pellet sia un settore in crescita lo conferma anche il dato relativo alle attese in termini di visitatori. Nel 2016 si sono attestati sui 71mila, in leggero calo rispetto ai 75mila del 2014 ma comunque triplicati rispetto ai 22mila del 2000 (la prima edizione è del 1999 ma dal 2000 la rassegna si svolge a cadenza biennale). Nel corso dell’ultimo appuntamento, inoltre, l’incremento dei visitatori stranieri ha raggiunto il 53 per cento. “Tutti i principali paesi europei hanno registrato un incremento sostanziale – ha precisato a Pambianco Design Barbieri – ma anche l’Italia si è dimostrata molto ricettiva, anche in zone che non hanno una vocazione boschiva e di montagna”. A giocare a favore di questo trend c’è anche l’accesso agli incentivi statale nell’ambito del progetto Conto Termico che prevede in sostanza uno sconto sull’acquisto di prodotti che abbiano migliori performance dal punto di vista delle emissioni. In più è stato lanciato da Aiel, l’associazione italiana energie agroforestali, un sistema di certificazione volontario Aria Pulita che consente ai consumatori di scegliere sistemi di riscaldamento affidabili in termini di emissioni.