Dalle assicurazioni al design. Giovanni Perissinotto, a un anno esatto dall’uscita da Generali, assume il ruolo di investitore-imprenditore, in soccorso di Driade. L’ex CEO del primo gruppo assicurativo italiano, secondo quanto riportato da MF, è entrato nel capitale del marchio dell’arredamento di lusso, in forte sofferenza a causa della crisi dei consumi e delle stretta creditizia imposta dalle banche. Gli ultimi dati resi noti dal brand fondato da Enrico Astori parlano di un 2012 chiuso con un fatturato di 11,1 milioni di euro e, scrive sempre Mf, di una perdita di 1,7 milioni nei primi due mesi di quest’anno. Il rosso di 231mila euro (e debiti per 11,27 milioni con Unicredit, Bnl e Cariparma) ha costretto la società ad abbattere e ricostruire il capitale.
Dopo l’appello al mercato per la ricerca di un partner finanziario, in soccorso della famiglia Astori è arrivato il manager ravennate, classe 1953, tramite la newco Italian Creation Group (che ha una dotazione di 150 milioni) partecipata pariteticamente da Perissinotto e da Stefano Core, ex manager di Telecom.
Proprio Core nelle scorse settimane si è insediato alla presidenza di Driade facendosi affiancare dalla figlia del fondatore, Elisa Astori, delegata alla sovraintendenza artistica della società della quale l’architetto Enrico Astori è stato nominato presidente onorario. L’operazione di rilancio prevede un aumento di capitale complessivo di sette milioni, tre dei quali già versati dal nuovo socio di riferimento, Italian Creation Group (80%) , e da Driade Holding (20%).
Per il momento, Perissinotto, cavaliere del lavoro e consigliere di Fiat Industrial ed Hera, che dalle Generali ha incassato una buonuscita totale di cinque milioni, non avrà incarichi manageriali in Driade, ma darà il suo apporto soprattutto per espandere il marchio all’estero, in primis Usa, Canada e Sud America.