La nota società di ceramiche Marazzi, controllata dal colosso americano Mohawk Industries, ha firmato l’accordo per l’acquisizione del 100% di Emilceramica. Dal perimetro dell’acquisizione, di cui non è stato rivelato il prezzo, è esclusa la joint-venture paritaria Nexion siglata con il gruppo indiano Simpolo, la controllata ucraina Zeus e la società Caolino Panciera che si occupa dell’estrazione di caolino. Il deal sarà formalizzato entro marzo dopo il via libera dell’Antitrust.
Emilceramica registra oltre 182 milioni di ricavi nel 2015, un ebitda del 22% e 500 dipendenti in due stabilimentii in Italia. Oltre il 90% dei ricavi del gruppo acquisito sono ottenuti all’export con una forte presenza sui mercati dell’Europa centrale soprattutto in Germania e Austria. Insomma, anche se al netto delle società escluse dal deal il giro d’affari della società scende a circa 150 milioni di euro l’operazione ha una forte valenza industriale. Non è un caso, infatti, se l’attuale management di Emilceramica guidato dal vicepresidente e AD Sergio Sassi rimarrà in sella dopo l’acquisizione.
Mohawk Industries è il maggior gruppo mondiale nel settore dei pavimenti con un giro d’affari di circa 8,6 miliardi di dollari, fabbriche in 15 paesi, una distribuzione in 140 nazioni e oltre 34.000 dipendenti. Un gigante fondato nel 1878 dai fratelli Shuttleworth ad Amsterdam nello stato di New York. La società che oggi ha sede in Georgia dopo essersi affermata nel segmento delle moquette e dei tappeti ha allargato il suo raggio d’azione ai laminati, al legno, alla pietra e al vinile oltre che alle ceramiche che oggi rappresentano circa il 37% del giro d’affari.