La Triennale di Milano è stata riconosciuta personalità giuridica di diritto privato. La sentenza del Consiglio di Stato ha confermato la precedente sentenza del Tar della Lombardia del 2012 con la quale veniva riconosciuta come istituzione culturale privata ancorché di proprietà pubblica. “Con questa sentenza – commentano dalla Fondazione – si chiude un percorso lungo 9 anni, che vede affermata per la Triennale di Milano la sua autonomia operativa, nel rigoroso rispetto delle leggi e sotto il controllo pubblico, che le ha permesso di crescere in tutti questi anni”. Infatti il patrimonio netto della Triennale che nel 2005 era di 2 milioni e 756mila euro nel 2014 ha raggiunto 3 milioni e 800mila euro, con una quota di finanziamento pubblico pari al 21% (3 milioni e 143mila euro) a fronte di un bilancio di 14 milioni e 907 mila euro.
“L’affermazione che la Triennale sia una istituzione culturale di diritto privato non vuol dire in alcun modo che le sia consentito fare e disporre di tutto a proprio piacimento – ha dichiarato il presidente Claudio De Albertis – bensì significa una accresciuta responsabilità alla migliore gestione di un bene pubblico cui possono aggiungersi, nelle forme consentite, i privati per il raggiungimento degli obiettivi della Fondazione, come per esempio è stata l’emissione di un bond per raccogliere i fondi per la realizzazione del nuovo Ristorante sulla Terrazza, esaurito, e altri potranno seguire nel prossimo futuro”.
La sentenza è destinata a essere un precedente in quanto stabilisce che se una fondazione ha meno del 50% dei ricavi rappresentato da finanziamenti pubblici va considerata di natura privata. Il che significa che, essendo i provvedimenti del Consiglio di Stato l’ultima istanza dei processi amministrativi, è prevedibile che altre Fondazioni seguano l’esempio della Triennale chiedendo l’uscita dall’area pubblica.