Il Ritz di Parigi ha riaperto le sue porte a giugno 2016, dopo quattro anni di intensi lavori di restauro. Da allora quindici persone hanno catalogato e selezionato oltre 10mila pezzi contenuti in 124 container. Oggi tutto è pronto per mettere all’asta 3.500 lotti, tra arredo e oggetti che hanno abitato lo storico hotel e che, a seguito dell’ultima campagna di rinnovi, non vi hanno più fatto ritorno. Ogni singolo pezzo portato in asta, contrassegnato dal logo del Ritz Paris, costituisce una speciale testimonianza di questa leggenda e partirà da una base d’asta compresa tra i 100 e i 5mila euro.
L’asta, che si terrà da martedì 17 a sabato 21 aprile, sarà preceduta da una mostra, allestita da un grande interior designer parigino, che trasformerà, per una settimana, le sale del quartier generale di Artcurial, Rond-Point des Champs Elysées. Molti eventi avranno invece luogo negli uffici di rappresentanza di Artcurial in Europa nel mese di marzo da Milano a Monaco, passando per Vienna.
Lo stile del Ritz è stato scelto nel tempo da celebrità di tutto il mondo, artisti, nobili e i principali scrittori di tutti i tempi: da Marcel Proust che si ispirò al Maitre d’Hotel Olivier Dabescat per il protagonista dell’opera Alla ricerca del tempo perduto a Ernest Hemingway frequentatore assiduo del bar dell’hotel insieme all’amico Scott Fitzgerald negli anni Venti. E ancora, Coco Chanel, che lì ha vissuto, ricevendo ospiti e morendo proprio tra quelle mura; Audrey Hepburn e Gary Cooper, le star di Ariane, il classico Billy Wilder che è stato girato presso il Ritz negli anni Cinquanta. Lì dormirono anche Maria Callas e Charlie Chaplin.
Tra gli arredi in vendita anche divani e sgabelli su cui si sono seduti Proust e Fitzgerald, Hemingway e Chanel.