L’Istituto Europeo di Design (Ied) festeggia i 50 anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1966 ad opera di Francesco Morelli, suo attuale presidente. Per l’occasione gli spazi della Triennale di Milano saranno allestiti, dal 27 ottobre al 19 novembre, con una mostra retrospettiva intitolata “La luna è una lampadina. 50 anni IED” che racconta e illustra la storia di soggetti diversi (giovani, creativi, studenti e docenti, professionisti e aziende) che in Ied si sono incontrati, confrontati e che, con il loro bagaglio di competenze, sono poi andati in giro per il mondo trasmettendo una comune cultura del progetto. È così che nel tempo si è creata una rete di idee e valori condivisi, a livello internazionale: Ied è presente in Italia, Spagna e Brasile con un totale di 11 sedi.
“Lo Ied nasce nel 1966 con un’idea principe: quella di creare una scuola-laboratorio che unisse teoria e pragmatismo – ha spiegato a Pambianco Design Francesco Morelli – All’epoca fu una innovazione il mettere in cattedra il ‘saper fare’. Questo concetto si è poi sviluppato perché è piaciuto molto agli studenti, che si sentivano protagonisti di progetti concreti, e alle aziende con le quali collaboravamo. Lo Ied in 50 anni ha creato tanti professionisti apprezzati dal mercato perché la loro progettualità sposava il sistema produttivo. Mi piace definire lo Ied una ‘scuola sincronica’ che ha messo insieme competenze complesse trasmettendole agli studenti”.
Il concetto di ‘design’ si è esteso nel tempo a diversi ambiti del vivere, lo Ied ha sviluppato e strutturato in insegnamenti questi input, dalla moda al car design. “Ied è riuscita dall’inizio a mettere insieme tutte le competenze che erano presenti sul mercato rendendole un percorso formativo molto buono per gli studenti che, tra sapere e saper fare, sono riusciti a diventare dei buoni professionisti e a sostenere e sostanziare il mercato del lavoro e le imprese che andavano alla ricerca della qualità”.
Lo Ied si è nel tempo rinnovato mantenendo un trend di crescita del fatturato del 10-14%. “Abbiamo resistito alla crisi, crescendo magari poco del 3-4% nel decennio critico, ma mai arretrando”. Il fatturato dello Ied come Gruppo (Italia, Spagna e Brasile) quest’anno si attesterà attorno ai 90-92 milioni di euro dei quali due terzi rappresentati dall’Italia.
Il calendario di eventi previsto dai festeggiamenti per il 50° anniversario dell’istituto vedrà oltre alla mostra-compendio sulla storia dello Ied cinquanta happening tra workshop e incontri di riflessione sulle nuove sfide dell’insegnamento legate all’attualità.
“Parleremo di design dell’organizzazione, della sostenibilità, della mobilità. Una scuola del design deve saper rispondere alle sfide del nostro tempo anche se il nostro tempo è ricco di nebbie. Dobbiamo saper decifrare il mercato e capire dove va la tecnologia, capire cosa è bene per l’uomo e per la sua felicità e dare risposte attraverso proposte formative che siano rispondenti alle esigenze di complessità che si presentano in tutte le imprese e istituzioni. Ci occuperemo sempre più di ambiente e sostenibilità (smart cities), creeremo una scuola di tecnologie applicate al mondo dell’organizzazione. Stiamo lavorando sul design dei servizi riferito al modo di vivere e di divertirsi dell’uomo moderno definendone modelli applicativi funzionali. Infine, proporremo un percorso formativo sul management”.