Il primo Rapporto del Legno-Arredo è la conferma della positiva strategia di sviluppo adottata dalla FederlegnoArredo che rappresenta ad oggi 2.800 imprese identificative del territorio locale e riconosciute nel mondo.
Con l’apprezzabile impegno di dare uno scenario completo del panorama produttivo italiano di settore, FederlegnoArredo ha da poco presentato il suo primo Rapporto che mira ad essere uno strumento utile a definire una panoramica aggiornata e complessiva della situazione industriale contemporanea, dando rilevanza e sostegno ai distretti industriali. Per Pambianco Design si tratta dunque del compagno di viaggio ideale per affrontare il percorso nei distretti italiani. Il documento è stato fortemente voluto dal neo presidente Emanuele Orsini che ha infatti dichiarato a Pambianco Design: “La mia presidenza è legata al territorio, al dialogo e all’ascolto e quindi riuscire a mappare il presente di tutto il territorio italiano per me e per FederlegnoArredo è di fondamentale importanza”. Dal Rapporto FederlegnoArreda, l’Italia risulta scomposta in 141 distretti, specializzati in aree produttive diverse, ma accomunati dalla stessa creatività e competenza produttiva tipiche del made in Italy. Il presidente Orsini ha infatti aggiunto: “E’ importante conoscere i distretti, capire dove ci sono delle incongruenze e dove è possibile crescere. Come Federazione per noi è decisivo prendere per mano i più piccoli per farli diventare più grandi”. Rappresentando più del 5% dell’export mondiale in 28 categorie merceologiche, in alcuni settori, rinomati per i livelli d’eccellenza, la produzione italiana raggiunge percentuali molto più elevate. E’ il caso del mobile che arriva a 6,8% (30% dell’export europeo verso il mondo), dei tessuti a 6,3% (36% sull’export europeo) e del cuoio e pelli con 12,7% (43% sull’export europeo). In generale si può affermare che le cosiddette 4A del made in Italy, ossia Automazione-meccanica, Abbigliamento e moda, Arredo e casa, Alimentari e bevande siano le aree di attività che fanno sì che l’Italia sia ancora ai vertici del commercio internazionale per qualità, precisione e creatività. In questo scenario, il sistema Legno-Arredo è una componente importante rappresentando il 7% delle esportazioni totali e l’Italia risulta essere il primo paese in Europa per numero d’imprese nel settore con una produzione complessiva che si attesta a poco più di 41 miliardi, di cui la metà del sistema arredo, e che dà lavoro a oltre 321.000 persone. Caratterizzato da una forte eterogeneità dei suoi associati, FederlegnoArredo ha dato il via a un confronto con gli imprenditori contribuendo in maniera proattiva alla rete già presente sul territorio: “Bisogna fare sistema nel vero senso della parola” ha affermato Orsini a Pambianco Design. “Ormai è abbastanza chiaro per il mondo arredo, ma lo è un po’ meno per il settore legno. Per questo contiamo molto su iniziative come il Bonus Mobili che ha dato un notevole contributo ai consumi nazionali di arredamento, generando un fatturato di oltre 4 miliardi, e continueremo a lavorare in questa direzione insieme alle istituzioni perché le misure a sostegno siano a costo zero e di vantaggio per tutti”. Uno dei comparti italiani più produttivi, al secondo posto per numero d’imprese e terzo per saldo commerciale, il Legno-Arredo sembra non sottovalutare gli investimenti in ricerca, contando che oltre il 70% delle imprese ha investito mediamente circa il 2% del proprio fatturato. Con 15,3 miliardi di fatturato estero registrato nel 2016 (+1% rispetto al 2015), questo settore vive anche la sfida ambientale come fattore di competitività ottenendo per questo diversi riconoscimenti sui mercati esteri. Su tutti, il distretto del Mobile Livenza che con Treviso, prima provincia in Italia per esportazione, e Pordenone, terza in classifica, è primo polo produttivo del Legno-Arredo in Europa ed esempio virtuoso di una gestione ambientale sostenibile. Infine, un altro esempio delle attività della Federazione mirate a fare rete con i distretti è il Polo Formativo in Brianza, un progetto nato su richiesta delle aziende. “Il nostro obiettivo è poter estendere l’eccellenza del Polo di Lentate in altri distretti – ha confermato Orsini – così da assicurare un futuro certo all’intero comparto, inserendo nuove risorse, giovani e competenti”.
di Costanza Rinaldi