Si è svolto venerdì scorso presso lo spazio di Frigo 2000 di viale Fulvio Tesi a Cinisello Balsamo l’evento conclusivo di Conviviality 4 Kitchen and Modern Living, il workshop internazionale del Master di progettazione “Industrial Design for Architecture” del Politecnico di Milano che ibrida le competenze disciplinari del disegno industriale a quelle dell’architettura.
Nel corso dell’iniziativa, una prestigiosa giuria di esperti composta dall’architetto Fabio Basile (Studio Marco Piva), dall’architetto Aldo Parisotto (Studio Architetti Parisotto e Formenton), dal designer Henry Timi e dallo chef stellato Giancarlo Morelli ha selezionato il progetto più innovativo tra quelli proposti dai partecipanti al workshop.
Il concept dato da Frigo2000 per il progetto era: partire dalle funzioni, dalle azioni che si compiono nel vivere quotidiano in cucina, dalle esigenze del consumatore. Le docenti Venere Ferraro e Silvia Ferraris hanno dato come obiettivo agli studenti quello di progettare tutta l’esperienza attorno all’ambiente cucina: capire ed enfatizzare le potenzialità dei prodotti, conoscere i trend attuali, assecondare i bisogni degli utenti.
Gli studenti hanno battezzato 4 tipologie di utenti per 4 progetti di cucine: quella per una food blogger, per un freelance, per una famiglia con bambini, per due artisti.
Il primo team di progettazione è costituito da Michele Caponigro e David Freire con il progetto Oasi Kitchen Garden, dedicato al freelance. Un ambiente puro, sano, libero in cui le azioni del lavoro da casa e del cucinare si innestino l’una con l’altra con la massima funzionalità. Uno spazio rilassante e di lavoro, organizzato e sostenibile, ergonomico e versatile.
Il secondo gruppo finalista è composto da Meric Adali, Khadija Ibtisam, Irene Lomonte con il progetto Slide pensato per una foodblogger. Uno spazio del sociale che si fa materico e conviviale, un teatro per esperienze sensoriali e interattive tra il consumatore e il produttore, un luogo scenografico per produrre servizi fotografici realtime e registrare la vita tra i fornelli dove si gioca e si lavora con il cibo e la sua preparazione. Il progetto “Smart” è: Smart Living Integrated Dynamic Efficent kitchen modules.
La terza proposta progettuale è “Il mezzo” ad opera di Betul Yetkin, Indira Pambudy, Vipul Arora. La cucina per una famiglia con bambini. Le funzioni del cucinare sono ammesse anche ai più piccoli e quindi “abbassate” alla loro portata. Una cucina accessibile, funzionale, sicura, progettata come un modulo fluido che si adegua al suo fruitore: adulto o bambino. Azioni pensate nello svolgersi del tempo settimanale di una famiglia tipo: riti, necessità, abitudini, desideri si fanno tutt’uno con “Il mezzo”.
Il quarto e ultimo progetto, che si è aggiudicato la vittoria per il concept e l’innovazione estetica, presentato alla giuria è “Kirigami” ideato da Alberto Talarico, Hamid Al Busaidi, Gursimran Maini. Una cucina per due artisti dinamici, irriverenti, esuberanti che vivono in libertà uno spazio calibrato attorno al rettangolo aureo. Le superfici si svolgono e piegano, si muovono e modulano come un origami per far vivere un’esperienza versatile esattamente come la vita dei suoi fruitori. Nasce Kirigami (kitchen origami) in cui cucinare e mangiare sono un’attività sociale, ma anche creativa. L’ambiente cucina può essere compatto, ma anche diffuso; versatile e dinamico si adatta agli usi diversi che ne fa la coppia durante la settimana, fino a diventare un volume puro in cui la funzione cucina scompare del tutto.
Nel corso della mattinata è stato anche presentato il progetto vincitore del premio internazionale Kitchen Design Contest SubZero e Wolf, categoria Student Challenge, ideato da Alessio Abagnale in collaborazione con Frigo 2000 coinvolta l’anno scorso nel corso di design del PoliMi tenuto dal professore Sergio Danese.