Dopo lo scontro acceso che ha visto contrapposti l’architetto Mario Bellini e la direttrice della Triennale Silvana Annichiarico in merito a quale debba essere la sede migliore per un museo del design, che Annichiarico ha ricordato dalle pagine del Corriere dell Sera essere già presente nella sede di viale Alemagna, molti esponenti del settore si sono pronunciati sulla questione concordi nel trovare un tavolo di dialogo che, pur passando dalla nuova governance della Triennale, prenda in considerazione una nuova sede ad hoc, moderna e di attrattiva internazionale.
A commentare la vicenda sono intervenuti il presidente di FederlegnoArredo Emanuele Orsini che ha invitato tutti a fare un passo indietro e ad intavolare un dialogo, il presidente di Kartell e del Salone del Mobile Claudio Luti che vorrebbe far nascere “il più bel museo di design del pianeta” e Giulia Molteni della Molteni&C. che pensa a un’architettura moderna perché il museo sarebbe “un’operazione di marketing importante”, idea condivisa da Maurizio Riva di Riva 1920 che ipotizza un palazzo sullo stile della nuova piramide Feltrinelli. Per Vittorio Livi di Fiam Italia “il massimo sarebbe realizzarlo in una struttura ideata apposta”.
La discussione si preannuncia lunga e complessa perché non potrà prescindere da nessuno degli attori in gioco: istituzioni, imprese, curatori, designer, architetti e, naturalmente, la Triennale.