Dopo lo scontro acceso che ha visto contrapposti l’architetto Mario Bellini e la direttrice della Triennale Silvana Annichiarico in merito a quale debba essere la sede migliore per un museo del design, che Annichiarico ha ricordato dalle pagine del Corriere dell Sera essere già presente nella sede di viale Alemagna, molti esponenti del settore si sono pronunciati sulla questione concordi nel trovare un tavolo di dialogo che, pur passando dalla nuova governance della Triennale, prenda in considerazione una nuova sede ad hoc, moderna e di attrattiva internazionale.
La risposta della direttrice della collezione di viale Alemagna non si è fatta attendere e, dopo le parole di Mario Bellini pubblicate sul Corriere della Sera nell’articolo intitolato «Un Museo del design, meglio se al Pirellone» in cui l’architetto lamentava l’assenza di un museo permanente del design a Milano, ha risposto, attraverso le pagine dello stesso giornale, chiarendo la sua posizione in maniera inequivocabile e ribadendo che il Museo del Design a Milano esiste già e si trova in Triennale.
“A ogni rinnovo del mandato del Cda della Triennale di Milano – ha esordito Annichiarico – si riapre la discussione sull’opportunità di istituire in città un museo del design. Come se questo non esistesse già”.
La direttrice ha poi ricordato che il Triennale Design Museum è il primo museo del design italiano, inaugurato il 7 dicembre 2007, alla presenza del presidente della Repubblica, a seguito di un programma sottoscritto tra Mibact, Regione Lombardia, Comune di Milano, Provincia di Milano, Camera di Commercio di Milano, Adi, Assolombarda, Cosmit e altri soggetti privati.
Annichiarico ha spiegato anche che il museo non ha un’impostazione tradizionale e permanente ma sperimentale e in continuo divenire per offrire ogni anno risposte diverse alla domanda “Che cos’è il design italiano?” e che può non piacere ma non se ne può negare l’esistenza.
Ha poi concluso che alla Villa Reale di Monza è presente la collezione permanente del Triennale design museum con le icone del design italiano sviluppato su 1.500 metri quadri.