La catena di negozi di arredamento Conforama Italia, recentemente oggetto di una operazione di management buyout, punta ora a un riposizionamento verso la media gamma con prodotti italiani e a una crescita che vedrà protagonista la rete retail. “Il progetto della nuova era di Conforama Italia è nato un paio di anni fa – esordisce il CFO Emanuele De Beni, che insieme al CEO Eric Joselzon e al COO Alex Saetti, ha rilevato l’azienda dalla holding Steinhoff – ed è ora accelerato dall’operazione di management buyout”.
L’azienda, che possiede diciannove negozi in Italia, soprattutto distribuiti al Nord e sulle isole, ha registrato nell’esercizio fiscale 2021, chiuso al 30 settembre, un fatturato di 168 milioni di euro e stima di chiudere il 2022 a 200 milioni. “Già nel fiscal year 2023 prevediamo una crescita a doppia cifra intorno al 10-12% e di poter raggiungere i 230 milioni circa – prosegue De Beni -. Il 2024 potrebbe essere l’anno dello sviluppo, per il quale puntiamo ai 280-300 milioni di euro. Il nostro obiettivo prioritario per i prossimi due anni, però, sarà concentrarci sulla redditività e consolidarci. Solo successivamente attiveremo il piano di sviluppo che sarà supportato dal nostro partner finanziario LCN. Naturalmente, alla luce dell’attuale scenario macroeconomico, riteniamo sia essenziale la prudenza e la flessibilità dei piani”.
Un piano di sviluppo che passerà dall’incremento dei punti vendita, anche nel Centro e Sud Italia, che si differenzieranno da quelli già esistenti, sia per la metratura ridotta sia per la collocazione sul territorio: saranno negozi di prossimità di 600-900 metri quadrati, contro i 5-6mila metri quadrati dei negozi attuali, e si troveranno sia nei centri cittadini che nei centri commerciali. Un approccio retail che sarà omnichannel con l’obiettivo di comunicare il brand e il prodotto online al fine di veicolare il cliente nello store fisico. Di recente, l’azienda, in questa direzione, ha permesso agli utenti di visitare tramite Virtual Tour il negozio di Trezzano fornendo così una maggiore profondità di informazioni. “Bisogna considerare – spiega l’imprenditore – che la metà delle nostre vendite di arredamento è frutto di progetti studiati dal nostro personale insieme ai clienti in negozio, tutto il resto può sicuramente avere un mercato anche online”.
La strategia che stabilizzerà la redditività di Conforama Italia, nella visione dell’imprenditore, è frutto dell’osservazione del mercato italiano dell’arredamento, “molto diverso da quello del resto d’Europa”. “In Italia la maggior parte del mercato non è in mano a grandi aziende, ma a piccoli e medi mobilieri locali ed è proprio in questo secondo e terzo quartile che vogliamo posizionarci, valorizzando il made in Italy e prendendo le distanze dal low cost di colossi come Mondo Convenzienza e Ikea”.
L’azienda, che ha raggiunto il 70% del fatturato sull’arredamento, vuole mantenere il suo approccio democratico al design, che l’ha resa famosa, garantendo alla clientela un prezzo accessibile senza rinunciare a qualità e italianità e ampliando la propria proposta relativa al complemento d’arredo. “Puntiamo non solo sull’arredo ma anche su partnership di eccellenza nel food con lo Chef G. Ricchebuono che aprirà un primo bistrot nel nostro negozio pilota di Vergiate, e nel tessile“. In questo segmento si colloca la collaborazione con lo stilista Salvatore Piccione che ha sviluppato una collezione per la casa prodotta in Italia e presentata durante l’ultima edizione del Fuorisalone. “Stiamo inoltre lavorando con Naba – Nuova accademia di belle arti a un altro progetto di design per alcuni prodotti esclusivi e apprezzati dalla generazione Z”, conclude De Beni.
Non ultimo, Conforama Italia intende impegnarsi sul fronte della sostenibilità anche grazie alla collaborazione con aziende italiane già attive su questo fronte.