Con un fatturato consolidato atteso a fine 2021 di oltre 30 milioni di euro, il gruppo di illuminazione Zafferano apre al fondo di private equity Gradiente II, gestito da Gradiente sgr, che, insieme ai co-investitori Qualitas Equity, ne ha acquisito il 70 per cento. Il rimanente 30% è detenuto dalle società che rispettivamente fanno capo al fondatore nonché presidente e AD di Zafferano, Federico de Majo, e alla famiglia Zobele.
La realtà trevigiana, attiva nella progettazione, produzione e distribuzione di sistemi di illuminazione e prodotti per la tavola in vetro, ceramica e porcellana, dal 2018 si è affermata nel segmento di mercato dell’illuminazione led e wireless a partire dal lancio della sua innovativa lampada Poldina. E, dopo aver consolidato la propria presenza sul mercato italiano e del centro Europa, ha avviato un processo di penetrazione nel Nord America con la costituzione nel 2019 di Zafferano LLC.
Gli obiettivi dell’operazione, fa sapere l’azienda, che conta su un network di distributori e agenti rivolti a retailer B2C, specialisti di illuminazione, ristoranti e hotel e ha recentemente aperto il proprio showroom monomarca a Milano, sono l’allargamento del portafoglio prodotti con lo sviluppo di nuove soluzioni di illuminazione, la penetrazione in geografie strategicamente interessanti ad oggi non presidiate e lo sviluppo digitale.
“L’entrata di Gradiente nella compagine societaria di Zafferano consentirà all’azienda che ho fondato nel 2001 di svilupparsi ulteriormente, rafforzando peso e solidità in ambito nazionale e internazionale – dichiara de Majo, che continuerà a ricoprire il ruolo di presidente e AD, garantendo piena continuità di gestione -. Questa nuova pagina nella storia di Zafferano inaugura una fase in cui l’azienda potrà cogliere nuove e significative opportunità, in coerenza con il mio progetto imprenditoriale originario. Come partner ideale ho scelto Gradiente, perché ha dimostrato di saper gestire le aziende acquisite in modo accorto e rispettoso della storia, dei valori fondanti e della rete di rapporti consolidati”.