La collaborazione tra Artemide e Workshop Elemental ha avuto una lunga gestazione che risale alla Biennale dell’anno scorso, che si è confermata durante un workshop milanese poi e che adesso si presenta come 2 prodotti più un’idea.“Le prospettive e i contenuti etici e di ricerca sociale su cui i progetti Elemental invitano a riflettere sono vicini ai valori e allo spirito del lavoro di Artemide. In un certo senso entrambi cerchiamo di migliorare l’ambiente che ci circonda attraverso il progetto.” afferma Carlotta de Bevilacqua e questo approccio viene confermato dalle parole di 3 dei designer che compongono il gruppo: Alejandro Aravena, Diego Torres, Juan Cerda.
“Siamo come una band musicale, anzi no una squadra di calcio: i nostri background si assomigliano, ma ognuno ha la sua personalità e propensione, abbiamo un’unica meta comune e lavoriamo per raggiungerla” ha dichiarato Aravena a Pambianco Design.
Il collettivo di architetti e designer, il cui board è formato da Alejandro Aravena, Diego Torres, Juan Cerda, Gonzalo Arteaga e Victor Oddò, consta di una quindicina di persone e lavora su grandi idee e per grandi clienti, raccogliendo le sfide della società contemporanea. “E’ il primo lavoro che facciamo nel lighting e per Artemide – hanno dichiarato nello showroom milanese – ed è stata una sfida molto interessante che abbiamo deciso di raccogliere e fare nostra.” Durante la Design Week, il gruppo ha presentato O, una serie di dischi per esterno che non interferiscono con il paesaggio, ma che attivati dal movimento delle persone, illuminino lo spazio adiacente solo per un periodo di tempo limitato, e Huara, un prototipo per interni che insiste sul futuro sempre più elettronico piuttosto che elettrico della luce. “Il potenziale distintivo dell’elettronica è la sua capacità di trasportare informazioni che consentono molteplici modalità di interazione, come uno schermo tattile. Quindi, il nostro progetto è una sfera scura a bassa tensione, mobile, attivata intuitivamente dal tocco.”
Accomunati da un’attitudine all’onestà di pensiero e alla condivisione delle idee, il team lavora su grandi progetti da tutto il mondo, in un’altalena di richieste e proposte: “ci interessa il concept e la sfida piuttosto che il prodotto finale”.