Visionnaire ha cambiato il proprio Statuto diventando una Società Benefit, tra le prime realtà del design italiano. La Società Benefit è una qualifica giuridica introdotta dalla Legge di Stabilità 2016, che indica quelle società che, allo scopo di lucro affianca, da statuto, il perseguimento di una o più finalità di beneficio comune, in modo responsabile, sostenibile e trasparente. Per beneficio comune si intende il perseguimento, nell’esercizio dell’attività economica, di uno o più effetti positivi, o la riduzione degli effetti negativi, nei confronti di persone, della comunità tutta e dell’ambiente in cui opera l’azienda. Ogni anno, parallelamente alla redazione del bilancio economico, una società Benefit deve produrre un rendiconto rispetto al perseguimento delle altre finalità, e valutare gli impatti complessivi prodotti rispetto alla società e all’ambiente.
Con la trasformazione dell’azienda in società Benefit, Visionnaire definisce il proprio business come promotore di valore positivo per la comunità. “IPE-Visionnaire intende perseguire – riporta la nota diffusa dalla società – nell’esercizio dell’attività economica, uno o più effetti positivi, o ridurre gli effetti negativi, nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti ed associazioni ed altri portatori di interesse“.
Il primo Codice Etico redatto da IPE-Visionnaire risale al 2012 con l’obiettivo di favorire un ambiente di lavoro ispirato al rispetto, alla correttezza e alla collaborazione, con il coinvolgimento di dipendenti e collaboratori e per definire con chiarezza l’insieme dei valori e delle responsabilità che IPE riconosce, accetta, condivide ed assume. Ad esso fa seguito nel 2019 il libro d’arte “Decalogo”, opera curatoriale che presenta i dieci valori fondanti della società, in cui già esisteva la promessa di un percorso programmatico, di un impegno etico.
Tra i valori guida dell’attività aziendale, c’è, per Visionnaire, l’impegno verso il territorio incentivando e valorizzando le produzioni delle maestranze artigianali locali, presenti sul territorio italiano. Questo desiderio di tutela del patrimonio naturale e del capitale umano orienta la visione culturale della società, dalla selezione dei materiali sino all’ultima delle lavorazioni previste nei cicli di fabbricazione.