A un anno dall’acquisizione, definita nel febbraio 2015, Italian Creation Group è pronta a far decollare il brand Valcucine. Sono trenta le aperture di showroom previste entro il 2016, tra cui cinque soltanto negli Stati Uniti e le altre suddivise tra le principali piazze mondiali dei consumi e della progettazione. “Quello appena concluso – spiega a Pambianco Design il presidente e amministratore delegato di Icg, Stefano Core – è stato l’anno della preparazione di una nuova era, che si fonderà su una crescita non impetuosa e assolutamente sostenibile, prevalentemente concentrata sull’estero. In Italia siamo già forti, riuscendo a coprire il 10% del segmento più elevato del comparto cucina”.
Il fatturato 2015 del gruppo, che comprende Valcucine e Driade nel mondo del living, si assesta attorno ai 45 milioni di euro. Il piano di apertura showroom sarà avviato, dove possibile, secondo la logica della sinergia tra i due marchi, che trovano peraltro dei punti di contatto nell’ambito kitchen dove Driade penetra con le proprie sedute, mentre laddove non esistono prodotti integrabili, come nel caso degli stool, Icg è pronta a inserire soluzioni in collaborazione con altre aziende specializzate. “Uniremo Driade e Valcucine in maniera rispettosa delle loro identità e laddove avrà senso. I marchi entreranno assieme soltanto in alcuni showroom selezionati” sottolinea Core. Il 2015 è stato un anno determinante per definire la filosofia del brand Valcucine.
“Abbiamo chiarito i contenuti, ottenuto tutti gli strumenti necessari in chiave di marketing e commerciale, avviato la divisione contract. Abbiamo definito i valori interni fondamentali, che costituiscono il risultato di un processo che lega passato, presente e futuro del brand. Il potenziale, nel momento in cui il marchio diventerà più visibile e aspirazionale, secondo noi è enorme. Non puntiamo però a ottenere grandi numeri e crescite esponenziali: l’obiettivo industriale vero è dare valore al brand Italian Creation Group”. Il gruppo, pur essendo nato formalmente 12 mesi fa, ha già ricevuto alcune offerte di società interessate ad acquisirlo. “Fa piacere – conclude Core – ma non siamo in vendita”.