Damir Eskerica è cresciuto in Moroso, con un’esperienza decisiva in Gran Bretagna, fino a diventarne amministratore delegato. La sua mission è far crescere l’azienda attraverso l’eccellenza. Al via la partnership con le luci di Ingo Maurer
Arrivato in Moroso nel 2008, appena laureato, Damir Eskerica è diventato da un anno amministratore delegato e direttore generale dell’azienda, dopo aver lavorato come export manager nell’Europa del Nord, Spagna, Portogallo e Regno Unito. “La mia esperienza in Inghilterra – racconta – mi ha fatto capire quale indirizzo dare all’azienda in questi prossimi anni”.
LA FORZA DEL BESPOKE
Moroso ha un livello culturale molto alto e un’offerta importante, con 350 prodotti fortemente personalizzati. “È una delle poche aziende con la produzione in casa e quindi può operare bespoke. Questa capacità è molto importante, anzi, fondamentale perché ci permette di essere vicini alle necessità del mercato”. “Ma – aggiunge Eskerica – devi essere sempre più flessibile e determinato a fare velocemente le cose ad altissimo livello, unendo l’artigianato e l’industria”. Oggi è una strada sostenibile? “Sì ma con una serie di accorgimenti. Un’azienda come Moroso, che è collegata al mondo dell’arte, della moda, dell’artigianato, deve saper trasmettere i suoi valori al mercato. La comunicazione è un anello importante”. E secondo il ceo scelto da Roberto e Patrizia Moroso, la progettazione e la personalizzazione dei prodotti sono alla base di tutto. Per questo l’esperienza londinese è stata fondamentale nella sua formazione professionale: sotto il Big Ben operano circa 600 studi di architettura, si può dire che Londra sia la capitale mondiale del progetto, e lì Moroso ha preso parte come fornitore di arredi alla realizzazione delle sedi di colossi della new economy quali Microsoft, Amazon, Google e Linkedin. “Abbiamo una squadra, sempre più importante, di persone che fa progettazione: colori, tessuti modelli…in modo che il cliente abbia un ottimo risultato finale, chiavi in mano”.
CON INGO MAURER
L’azienda è nata come produttrice di mobile imbottito, ma l’evoluzione di Moroso è sempre più legata alla proposta di ambienti completi. Da questa volontà nasce ora la collaborazione con il lighting di Ingo Maurer. Un rapporto iniziato tanti anni fa come amicizia tra due famiglie, che ora si trasforma in partnership commerciale con l’intento reciproco di creare ambienti ancor più unici, destinati ad una clientela estremamente raffinata. “C’è vicinanza tra i due brand in termini di valori, cultura e design. Creeremo degli ambienti a Monaco e a Milano e faremo i nostri progetti con le luci di Ingo”, precisa il ceo. Un ulteriore e possibile passo, da un punto di vista commerciale, è che Moroso potrebbe prendere la distribuzione di Ingo Maurer in Italia. “Iniziamo da qui, come test per vedere cosa possiamo fare in altre aree mondiali. Non lo facciamo solo per un discorso di complementarietà e design, ma per un proposito di crescita comune. Su questo, siamo molto ambiziosi”. Di Maurer, c’è una cosa in particolare che ha colpito Eskerica. “Mi affascina l’originalità, l’ironia. Il non prendersi troppo sul serio, pur operando a livelli qualitativi altissimi. E questo è abbastanza simile a quello che facciamo noi”.
OBIETTIVO
+30% Moroso ha chiuso il 2018 in stabilità, con un consolidato di 30 milioni di euro comprensivo delle controllate estere Moroso Usa e Uk. Secondo Eskerica, il potenziale è nettamente superiore ed è per intercettare il differenziale che sta operando nelle sue funzioni di amministratore delegato. “Siamo in una fase di grandi cambiamenti. L’obiettivo è diventare estremamente efficienti”. Il business plan prevede di raggiungere i 40 milioni nell’arco di tre anni. Al centro del progetto di crescita c’è la Cina, a cui si accompagnerà un rafforzamento in mercati già strategici come Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia, oltre a Francia e Germania. “Dobbiamo perfezionare quello che siamo: un’azienda di livello alto, estremamente raffinata. Per raggiungere l’obiettivo è importante avere il controllo diretto di tutte le fasi aziendali, dagli acquisti alla produzione fino all’industrializzazione dei prodotti. Ogni articolo deve essere pensato sin dall’inizio in base a quello che sarà il suo utilizzo e con tutto quello che riguarda lo sviluppo del prodotto, del packaging, del posizionamento, dei canali di distribuzione. Dobbiamo essere certi che nulla sia lasciato al caso”. All’interno dell’azienda lavorano 150 persone. Il valore del capitale umano è fondamentale: Patrizia Moroso e la sua squadra si occupano di progettazione ad alto livello, Damir Eskerica sta potenziando la squadra del marketing. La vuole rafforzare e darle compiti fondamentali in questa fase: la formazione interna ed esterna delle persone che lavorano per Moroso. “Si parla troppo poco di cultura aziendale, ma ritengo sia un elemento fondamentale e che si riflette nei risultati”. Nata come azienda artigianale, oggi Moroso lavora in 73 Paesi del mondo e sta diventando un’industria estremamente determinata e veloce, pronta alla svolta della digitalizzazione dei macchinari attraverso cui riuscirà ad aumentare il controllo della qualità finale. “Il futuro per aziende come la Moroso è solo uno: essere eccellenti”, conclude Eskerica.