Andranno in scena insieme, dal 9 al 12 maggio a Francoforte sul Meno, Texprocess e Techtextil. La prima, fiera storica dedicata alle lavorazioni tessili e ai materiali flessibili, continua la collaborazione con Techtexil, alla quarta edizione (la prima fu nel 2011), manifestazione con focus sui tessuti tecnici e ‘non-tessuti’.
Insieme, le due rassegne presentano l’intera catena di produzione tessile, dai processi di preparazione alle tecnologie di finitura. Nel 2015 sono stati registrati 1.662 espositori da 54 Paesi e circa 42mila visitatori fieristici da 116 Paesi. Texprocess, nello specifico, ha registrato 13.300 visitatori da 94 Paesi, Techtextil 28.500 visitatori da 102 Paesi. Oltre 5.500 visitatori di Texprocess hanno visitato anche Techtextil. Circa 7.600 visitatori di Techtextil hanno visitato anche Texprocess.
A Texprocess verranno presentate le tendenze del settore per il 2017, come la stampa digitale, la digitalizzazione dell’intera catena di valore, l’individualizzazione, i tessuti funzionali e la produzione sostenibile di prodotti sostenibili. Secondo i dati presentati da Veronika Marz della VDMA: “Le cifre della tecnologia per il cucito e l’abbigliamento del mercato tedesco hanno registrato un aumento dell’11,7% delle entrate di vendita da gennaio a novembre 2016. I Paesi fornitori leader nel 2015 sono stati la Cina con 2,065 miliardi di euro seguita dal Giappone con 615 milioni. In terza posizione la Germania con 523 milioni di euro”. Le esportazioni del mercato tedesco nel 2015 sono aumentate del 6%, il massimo risultato dal 2003. I mercati di esportazione più importanti nel 2016 sono stati Usa, Polonia e Italia.
Techtextil rifletterà sul futuro del tessuto tecnico, utilizzato nei più svariati ambiti della vita umana: dall’architettura alla salute, dall’abbigliamento alla nutrizione, dalla produzione&logistica alla mobilità. “Il mercato dei tessuti tecnici – ha dichiarato Michael Jänecke, Director Brand Management Technical Textiles & Textile Processing – è dunque destinato a crescere accompagnato da un’industria tessile in costante cambiamento”.