Somec ha chiuso i primi sei mesi di esercizio del 2023 con ricavi pari a 191,6 milioni di euro. L’azienda di San Vendemiano (TV) – specializzata nell’ingegnerizzazione, produzione e messa in opera di progetti complessi nell’ingegneria civile e navale – segna così una crescita del 26% rispetto ai 152 milioni del primo semestre 2022. “Il risultato è stato possibile – si legge in una nota – grazie alla performance organica di tutte e tre le divisioni e al contributo delle acquisizioni, che hanno confermato la fase di forte sviluppo che il Gruppo sta vivendo”. Le acquisizioni in particolare hanno contribuito per 13,9 milioni, interamente a beneficio del rafforzamento della divisione “Mestieri: progettazione e creazione di interior personalizzati”. L’Ebitda è migliorato del 7,4% a 9,8 milioni di euro, pur scontando l’impatto sulle commesse navali dell’ulteriore e generalizzato aumento dei costi di produzione, nonché i costi di rafforzamento di Mestieri e della consociata americana, Mestieri USA.
L’aumento degli oneri finanziari netti, lievitati a 2,4 milioni di euro, ha comportato un risultato netto consolidato negativo per 1,8 milioni. “La dinamica di cassa è stata impattata dall’aumento dei lavori in corso su ordinazione, a sua volta causato dai maggiori volumi di produzione e da ritardi e dilazioni nei cantieri, non imputabili al Gruppo. Il flusso di cassa derivante dall’attività operativa, negativo per 8 milioni di euro, unito all’impatto dell’acquisizione di Gino Ceolin per complessivi 3,8 milioni e ai 2,9 milioni di dividendi pagati agli azionisti di minoranza di fabbrica, hanno contribuito al peggioramento della Posizione Finanziaria Netta ante-IFRS16, che è così salita a 70,4 milioni di euro dai 54,3 milioni registrati al 31 dicembre 2022”.
Oscar Marchetto, Presidente di Somec, ha dichiarato: “La robusta crescita dei ricavi e l’ottenimento di commesse di crescente prestigio confermano la bontà delle scelte strategiche fatte negli anni passati e dei driver di sviluppo su cui stiamo puntando: crescita esterna, diversificazione, alto di gamma e sostenibilità. Tutte le divisioni hanno registrato performance positive e anche nel trimestre in corso stiamo raccogliendo segnali che vanno nella medesima direzione, tanto che continuiamo a monitorare il mercato alla ricerca di nuove opportunità di rafforzamento, in particolare a beneficio di Mestieri. Le risorse investite in struttura e organizzazione, oltre che i ritardi di alcune commesse più storiche e maggiormente impattate dall’inflazione, hanno inevitabilmente influenzato la marginalità del semestre, ma il potenziale inespresso del business e le azioni messe in campo dal management ci consentiranno di migliorare i principali indicatori già nella seconda parte dell’anno”.