San Marco Group ha avviato una partnership con la Fondazione Cini. L’azienda attiva nel settore delle vernici per l’edilizia sosterrà i restauri di opere di rilievo e creerà borse di studio per lo sviluppo di strumenti digitali mirati a valorizzare l’eredità storica e artistica del territorio che ha visto nascere l’azienda. Questa collaborazione, nata nell’ambito degli studi preliminari per il restauro dei Chiostri nell’Isola di San Giorgio Maggiore dove il gruppo ha eseguito le analisi stratigrafiche delle pareti e quelle chimiche degli intonaci, prevede la realizzazione, nel periodo tra il 2023 al 2025, di tre importanti progetti. “È una collaborazione studiata per unire progetti di innovazione digitale alla tutela e conservazione del patrimonio culturale della Fondazione Giorgio Cini, luogo privilegiato e di bellezza straordinaria” spiega Renata Codello, Segretario Generale della Fondazione.
Il primo progetto, che sarà completato entro la primavera del 2024, riguarda il facsimile de Le Nozze di Cana (1562) di Paolo Veronese, realizzato nel 2007 grazie a un’eccezionale operazione di riproduzione digitale da parte di Factum Foundation. San Marco sosterrà una borsa di studio di dodici mesi finalizzata alla realizzazione di un software e un’app per dispositivi mobili in grado di integrare un sistema di illuminazione localizzata con un’audioguida dotata di supporto visuale per l’apparato iconografico e con dettagli in alta definizione dell’opera. Lo scopo è permetterne la fruizione autonoma anche da parte di un pubblico con ridotte capacità visive.
Una seconda borsa di studio, sempre della durata di dodici mesi, verrà assegnata per la digitalizzazione di un corpus selezionato dei volumi antichi della Biblioteca della Fondazione Cini. Il progetto, di cui si prevede il completamento entro il 2025, considera tre edizioni differenti di ricettari del colore del XVI secolo e due incunaboli rari (tra cui Il Canzoniere di Petrarca del 1473): tutte testimonianze particolarmente preziose ed esemplificative, nel contenuto e nella forma, di un sapiente uso del colore. Il terzo intervento, programmato per il 2025, consiste nel restauro del dipinto Il sogno di Giacobbe di Valentin Lefèvre (1664-1674) – artista di origine belga che lavorò nella città lagunare – collocato sul soffitto dello scalone monumentale di Baldassarre Longhena della Fondazione. L’intervento di restauro prevede la verifica delle condizioni di conservazione del retro della tela, la rimozione della cornice e di tutti gli elementi a sostegno dell’opera.