La 60a edizione del Salone del Mobile.Milano, di scena dal 7 al 12 giugno presso Fiera Milano Rho, sarà all’insegna della sostenibilità. Dopo i due anni segnati dalla pandemia, l’obiettivo di questa edizione è dimostrare che è possibile tornare a realizzare grandi eventi internazionali in presenza, fondendo criteri di sostenibilità ambientale con la produzione d’arredo.
“Il Salone del Mobile è sempre stato luogo di dialogo e costruzione, a Milano come nelle edizioni di Shanghai e di Mosca. Oggi, sconvolti come tutti per la guerra in Ucraina, crediamo ancor di più nel valore del nostro essere crocevia di culture e stili aperto al mondo”, ha affermato Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano, in occasione della conferenza stampa di presentazione tenutasi lo scorso 16 marzo. “Ecco perché siamo impegnati per rimettere al centro il lavoro delle aziende espositrici”.
In Fiera saranno presenti oltre 2mila espositori di cui 600 giovani designer under 35 che, seguendo le linee guida diffuse dal Salone, seguiranno criteri di sostenibilità anche nella progettazione e costruzione dei propri stand utilizzando materiali riutilizzabili (come il legno), di recupero (upcycling), a basso impatto ambientale o certificati FSC e PEFC. Inoltre, sarà richiesto di considerare la sostenibilità logistica delle fonti di approvvigionamento dei materiali stessi, di evitare sprechi di materiali, energia elettrica e acqua e di fare in modo che “adattabilità” e “disassemblabilità per il riutilizzo” siano i principi cardini nella scelta delle componenti.
Cuore della manifestazione, nel padiglione 15 di S.Project, sarà l’installazione dell’architetto Mario Cucinella, ‘Design With Nature‘, un progetto all’insegna del riciclo e dell’upcycling, che mette in scena la riconciliazione possibile tra uomo e natura, inserendosi nel dibattito sul valore dell’abitare sostenibile. Tre sono i temi di cui l’installazione si fa portatrice: la transizione ecologica, la casa come primo tassello urbano e la città come ‘miniera’ di materie prime. Al centro un grande tavolo a rappresentare il riscoperto valore della socialità che, tuttavia, deve trovare un nuovo equilibrio con il contesto. Coerentemente con il messaggio, gli elementi che compongono l’installazione, una volta terminato il Salone, vivranno di una nuova vita all’insegna del riuso.
“Il Salone – conclude Porro – sostiene la necessità di una transizione ecologica reale e immediata: proprio per questo ha deciso di essere acceleratore di percorsi etici e virtuosi investendo in un grande progetto curato dall’architetto Mario Cucinella. Aziende e creativi, infatti, potranno toccare con mano materiali alternativi già industrializzati, lasciarsi ispirare dalla visione di aree urbane quali possibili ‘miniere’ di materie prime, riflettere sulla funzione della casa come cellula di un organismo più complesso: la città”.
