A partire dallo scorso 24 gennaio 2022 Roberto Monti è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Arper e ha assunto il ruolo di amministratore delegato con la mission di definire e sviluppare i piani strategici di crescita dell’azienda.
Il manager svedese approda in Arper dopo una consolidata esperienza nel mondo dell’arredo e della vendita al dettaglio, acquisita attraverso l’esperienza professionale in Ikea. Qui, dal 1990 al 2017 ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità in ruoli dirigenziali, in qualità di membro del global management. Dal 2014 al 2017 è stato presidente di Ikea Concept, di cui ha guidato lo sviluppo del brand concept e la sua implementazione nei negozi al dettaglio di tutto il mondo. Dal 2010 al 2014 è stato presidente di Ikea South East Europe, il mercato principale per il gruppo. Dal 2004 al 2010 è stato CEO & Country Manager di Ikea Italia.
Attualmente consulente senior e membro del consiglio per organizzazioni aziendali e senza scopo di lucro, Monti è membro del Cda di Itab Group e Aidaf, Associazione Italiana Imprese Familiari e direttore fondatore del programma “Respect & Dialogue“, iniziativa che promuove il dialogo attivo per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Monti assume la carica di amministratore delegato di Arper dopo essere entrato a far parte dell’Advisory Board del Gruppo 2021. Con il suo arrivo, Arper “intende rafforzare ulteriormente la propria competitività, puntando sulla sua visione internazionale che mette le persone e l’ambiente al centro della sistema aziendale“, fa sapere in una nota l’azienda che realizza il 90% del fatturato all’estero. “Roberto condivide i valori della nostra azienda e ne interpreta perfettamente la cultura e l’ambizione di evolversi e continuare ad essere un’azienda all’avanguardia”, ha commentato il presidente di Arper Claudio Feltrin.
“In Arper – spiega Monti – lavoreremo per costruire una strategia internazionale di medio e lungo termine che trarrà ispirazione dal progetto ‘designing the world we live in”. Si concentrerà quindi sulle persone che vivono gli spazi abitativi, sui loro bisogni e i loro sentimenti verso il cambiamento in corso, con l’intento di includere la sostenibilità come parte integrante del nostro viaggio”.