Agapecasa riedita, su licenza esclusiva, i progetti del maestro del novecento angelo mangiarotti: a settembre una selezione di oggetti sarà di scena a parigi da rbc.
Agapecasa è il ramo d’azienda, avviato nel 2010 da Agape, dedicato all’universo domestico che propone solo riedizioni di pezzi iconici del maestro del Novecento, Angelo Mangiarotti, in base a un accordo di licenza esclusiva sottoscritto con lo Studio Mangiarotti. La proposta si chiama ‘Mangiarotti Collection’ e comprende mobili realizzati partendo da modelli progettati dal maestro a partire dagli inizi degli anni Cinquanta ma aggiornati per rispondere alle esigenze della contemporaneità. “Abbiamo avviato la collaborazione con Mangiarotti nel 2003 accrescendo sempre più il rapporto di stima già in essere”, spiega il CEO di Agape, nonché architetto, Emanuele Benedini. Il business, sin dagli inizi, ha riscontrato un buon feedback da parte della clientela, “sempre più colta e informata”, reazione che fa ben sperare l’azienda per un futuro incremento: è già allo studio, infatti, l’introduzione di nuovi progetti dall’archivio Mangiarotti che andranno ad ampliare la gamma d’offerta.
L’investimento di forze nel progetto Agapecasa ha subìto un rallentamento negli anni di crisi generale che hanno investito tutti i settori produttivi, dal 2008, quando l’azienda ha dovuto concentrarsi sul brand Agape per minimizzare gli scossoni del mercato. Per questo motivo, Agapecasa ha ancora molto potenziale di crescita da esprimere e da sviluppare. “Negli ultimi tre anni stiamo ottenendo ottimi risultati”, specifica Benedini anticipando la prossima novità in arrivo per il 12 settembre: un nuovo catalogo che sarà presentato a Milano e che consiste in un volume di 170 pagine che mette in luce la tecnica e la qualità di 13 progetti di arredo (8 modelli di tavoli, 3 sedie e 2 librerie) realizzati seguendo attentamente i disegni elaborati dal maestro ma aggiornando solo alcuni dettagli costruttivi in collaborazione con lo studio Benedini Associati. Ogni oggetto è certificato dalla presenza della firma del designer, mentre i mobili in pietra o marmo hanno un tag elettronico per risalire a tutti i dati che lo riguardano. “I pezzi più venduti – dichiara il CEO – sono i tavoli Eros ed M, le librerie Cavalletto e Loico e la sedia Tre 3. Il loro valore atemporale li conferma oggetti di successo e appetibili per il pubblico colto alla ricerca di quella sofisticazione tipica dell’approccio innovativo di Mangiarotti: basti pensare al concetto di ‘giunto per gravità’ applicato alle sue proposte”.
Agapecasa per ora rappresenta il 12% del fatturato totale, ma prevede nell’anno in corso una crescita del 40-50% rispetto al 2017. “L’incremento del business di Agapecasa – ricorda Benedini – è stato particolarmente rilevante grazie alla fornitura per i flagship della moda. Segnale di come questo mondo avesse riconosciuto l’iconicità di questi pezzi. Il primo importante progetto è stato proprio lo showroom Bulgari di Roma”. Poi è stata la volta dell’espansione all’estero a partire dagli store negli Stati Uniti, uno dei principali mercati del brand insieme a Estremo Oriente, Inghilterra e Danimarca. L’export nel retail per il brand rappresenta infatti l’85% del fatturato. “La parte più complessa nella gestione delle riedizioni è la distribuzione – dichiara Benedini – che abbiamo strutturato con la presenza di dealer molto sofisticati e di nicchia, come per esempio Oliver Gustav a Copenhagen, quasi una galleria d’arte, Suite New York e Studiotwentyseven a Miami”. L’appuntamento per tutti gli estimatori del maestro è per l’autunno quando, dal 4 settembre fino al 23 novembre 2018, Agapecasa sarà protagonista, all’interno dello showroom parigino Rbc, rinnovato su progetto di Jean Nouvel, della mostra ‘Angelo Mangiarotti: Skilful Reflections’ che esporrà alcuni pezzi iconici invitando lo spettatore a riflettere sul rapporto tra funzionalità ed estetica in architettura, scultura e arredamento. Con un occhio di riguardo per i materiali, dal marmo al legno.
di Paola Cassola