Il business del mobile imbottito è in forte crescita per Poliform. L’azienda di Inverigo (Como) lo ha intrapreso soltanto dieci anni fa per completare il sistema lifestyle del marchio in aggiunta ai sistemi per la zona giorno, alle camere da letto e alle cucine (all’epoca presidiate con il marchio Varenna, oggi rientrate sotto il cappello di Poliform), ma il successo è stato tale da imporre ingenti investimenti.
“Abbiamo bisogno di aumentare la produzione – spiega la corporate manager Marta Anzani – e perciò si è resa necessaria la realizzazione di oltre ventimila metri di stabilimento per rafforzare quella che ormai rappresenta la nostra terza business unit. L’obiettivo è di ultimare i lavori e trasferire tutta la produzione entro fine anno nella nuova location”.
A oggi, gli imbottiti (poltrone, divani etc) generano il 30% delle vendite della società che, dopo aver chiuso il 2017 a 191 milioni di euro, attende di ultimare i conti dell’anno appena concluso, preannunciati in crescita. Il restante 70% degli incassi è suddiviso tra le cucine, che rappresentano la metà del giro d’affari complessivo, e dai mobili per soggiorno e zona notte. “Lo sviluppo degli imbottiti è stato un vero e proprio crescendo, a partire dai primi pezzi presentati nel 2008 fino all’ultimo nato, Bellport, presentato nel 2018 al Salone del Mobile, disegnato da Jean-Marie Massaud e premiato nei giorni scorsi da Stylepark”, racconta Marta Anzani.
L’apertura della factory determinerà ulteriori assunzioni, attualmente in fase di studio, per la società che già conta 650 addetti in Italia, a cui vanno aggiunti i 70 di Poliform Usa e i 40 di Poliform Uk. Altre filiali estere sono state aperte in Cina, inizialmente a Pechino ma in procinto di spostarsi a Shanghai, quella per l’Asia Pacific a Hong Kong e quella per il middle east in Qatar. A livello produttivo, Poliform può contare su cinque stabilimenti tutti situati in Brianza e suddivisi tra le varie specializzazioni con l’aggiunta del Poliform Lab dedicato alle attività di R&D.
Dall’export dipendono i tre quarti dei ricavi generati da Poliform. Gli Stati Uniti sono il primo mercato estero, ma la crescita più rilevante è legata alla Cina dove peraltro l’azienda inaugurerà nei prossimi giorni il suo ultimo punto vendita monomarca da 1200 metri quadrati a Shenzhen, nel museo cittadino aperto in collaborazione con il londinese Victoria & Albert Museum. “Siamo arrivati a 85 negozi e quest’anno ne arriverà un’altra ventina, di cui cinque in Cina dove ormai abbiamo coperto tutte le cosiddette città di primo livello e stiamo ora entrando in quelle di secondo e terzo livello”, conclude Marta Anzani.