Le criticità legate all’impennata dei costi di gas ed energia e il rallentamento nella produzione registrato nell’ultima parte del 2022 non hanno frenato il settore dei pannelli da rivestimento per l’interior, che scommette sulle nuove generazioni per un rilancio soprattutto in ambito internazionale. Negli ultimi anni, infatti, i rivestimenti, le finiture e le implicazioni funzionali e sensoriali delle superfici stanno assumendo un ruolo cruciale nei progetti di arredo, tanto da aver spinto Poli.Design alla definizione di un nuovo Master di alto livello, appena giunto alla conclusione del suo primo modulo, realizzato in collaborazione con Assopannelli di FederlegnoArredo.
Il corso “Sensorial Surface Design, Color, Material and Finish design for interior and furniture” sta formando i professionisti di domani e risponde alla domanda in aumento di lavoratori specializzati capaci di progettare e gestire le numerose implicazioni riconducibili allo studio dei materiali, alle applicazioni di finissaggio coerenti con il disegno progettuale e alla loro resa materica. “Dotarsi di figure che abbiano competenze specifiche sulle superfici è un’esigenza crescente in tutta la nostra filiera”, ha spiegato il presidente Paolo Fantoni, fiducioso che questa iniziativa possa incontrare l’interesse di molte aziende e che gli studenti mettano a frutto le loro idee per sviluppare la parte estetica di un prodotto ma anche l’aspetto tecnologico e olfattivo.
“Siamo soddisfatti dei primi risultati di questo progetto pilota, sperimentale e innovativo portato avanti tramite il Coordinatore di Gruppo, Luciano Caspani, che non si conclude qui: verranno attivati anche tirocini presso alcune aziende partecipanti, e stiamo già lavorando a una riedizione del Master”, ha precisato Fantoni, fotografando un settore che ha assistito a un deciso contenimento della produzione nell’ultima parte del 2022 e al rincaro dei costi di gas ed energetici, ma che ha comunque chiuso l’anno con un fatturato alla produzione superiore ai 3 miliardi di euro e un aumento dell’export (+27,6%) a oltre un miliardo di euro. A trainare i mercati esteri la Germania (22% di esportazioni totali) e la Francia, seguite da Stati Uniti e Paesi Bassi.
Nonostante i buoni risultati dello scorso anno, il Monitor del Centro Studi FederlegnoArredo – realizzato su un campione rappresentativo di aziende – indica un andamento negativo per il primo trimestre 2023 (-13,7%). In particolare cede terreno l’Italia (-18,4%), mentre tiene l’estero con +3,2%. Oltre alle vendite, stimate a fine anno in calo dell’11%, la maggiore preoccupazione delle aziende e degli imprenditori è relativa ai costi energetici (110 euro al megawatt, contro i 61 di Germania e il 42 della Francia), condizione in grado di generare ‘un’asimmetria competitiva’, ha precisato Fantoni che ha concluso: “Perdere terreno nella supply chain del pannello significherebbe una perdita delle posizioni di mercato a livello mondiale”.
di Vittoria Giusti