Piuarch svela il progetto del nuovo Hub della Cultura di Venaria Reale (TO). Nel centro della città della celebre reggia sabauda sorgerà il nuovo progetto di rigenerazione urbana firmato dallo studio di architettura di Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario. L’intervento – che ha a disposizione 7 milioni di euro – prevede la realizzazione di un polo culturale in un’area attualmente in stato di abbandono e si inserisce nel progetto finanziato dal PNRR “Tra Urbano e Periurbano”.
Lo sviluppo dell’area – precedentemente occupata da una caserma, oggi in disuso – nasce da uno studio approfondito dell’ambiente circostante e da un confronto con le preesistenze che lo caratterizzano: dai giardini geometrici all’italiana, che fanno parte del complesso della Reggia, al Parco naturale della Mandria che si sviluppa per 6.570 ettari a nord della città. Sono queste le premesse che hanno portato all’idea di riattivare questa parte di tessuto urbano, che diventerà spazio connettore tra le varie parti della città, attraverso la creazione di “stanze verdi”.
“Il masterplan – si legge in una nota – prevede un sistema di corti che richiamano, nella geometria dei loro volumi architettonici, l’archetipo della grande caserma interpretato in chiave contemporanea in un complesso fluido e modulare. Gli spazi di aggregazione sono organizzati in un modo informale, non gerarchico, con una copertura a falde che diventa l’elemento connettivo che collega i vari corpi. Il cuore dell’Hub è l’area a nord del sito, dove sorgeranno due nuovi edifici accanto alla preesistente biblioteca Tancredi Milone. Il primo ospiterà il museo della storia della città, oltre a un archivio storico e spazi per associazioni e coworking, che si affacceranno sulla Piazza della Cultura. Il secondo, sviluppato su due piani e sede del nuovo auditorium da 260 posti e di sale polifunzionali indipendenti, sarà baricentrico tra la piazza e un secondo spazio aperto e verde, la nuova Piazza degli Alberi. L’area a sud del sito vedrà invece la presenza di una nuova scuola civica, che sarà oggetto di progettazione e finanziamenti successivi”.
Grande importanza è stata data al tema della sostenibilità nella realizzazione architettonica dei nuovi edifici. Il legno, materiale estremamente performante e dalla bassa impronta ecologica, è stato scelto come elemento principale sia per le parti strutturali sia per l’involucro. La progettazione ha seguito inoltre un approccio altamente digitale che consente di definire e standardizzare i singoli componenti costruttivi, prefabbricati e preassemblati off-site, per renderne più efficiente e agevole l’assemblaggio finale. Le soluzioni adottate garantiscono elevate prestazioni energetiche: ne è un esempio il sistema di schermatura delle facciate con brise soleil in legno che protegge dal calore in estate e ottimizza il guadagno solare in inverno. Oppure l’utilizzo di pannelli fotovoltaici in copertura, in facciata e nelle pensiline del campus che permettono di disporre di una fonte di energia rinnovabile.