Milano cuore pulsante del design, capitale mondiale dell’arredamento. Quante volte lo abbiamo detto o sentito dire? Un assunto che è sempre più reale, tanto più che cresce la consapevolezza della necessità di fare sistema.
Le ultime, in ordine di tempo, sono state le aperture di Dolce&Gabbana, che ha scelto Milano (corso Venezia e via Durini) per inaugurare le prime due boutique del brand al mondo dedicate all’universo dell’arredamento. Bentley Home, marchio nel portafoglio di Luxury Living Group, che ha optato per il 36 di corso Venezia. E poi Calligaris, con il nuovo flagship store firmato Studio Marco Piva, al civico 21N03 di via Solferino; Mo.1950, in via Carducci 38, nuovo concept store che ospita le collezioni Frag e Olivieri e Carpet Edition. La cristalleria di Saint Louis che ha preso residenza in via Pisoni 2, in prossimità di via Manzoni. Tanti i nuovi showroom monomarca e i negozi che negli ultimi 12 mesi hanno aperto a Milano, o si sono riposizionati. Una necessità dettata dall’assenza del Salone del Mobile nel suo consueto format (che a giugno ritorna) e dunque dal bisogno di esserci con uno spazio fisico dove mostrare e ricevere.
PER GLI IMMOBILI COMMERCIALI IL 2022 ANNO DELLA RIPRESA (GUERRA A PARTE)
Una vitalità che si inserisce nel contesto di una decisa ripresa generale del mercato immobiliare commerciale non solo italiano, ma anche europeo sul quale, tuttavia, soffia l’incertezza della guerra. Ma per tante realtà che aprono, molte hanno chiuso i battenti lo scorso anno. In generale, secondo il Rapporto 2022 sul mercato immobiliare commerciale in Europa e in Italia, realizzato da Scenari Immobiliari, gli investimenti per negozi e luoghi del commercio sono calati di circa il 10% in Europa con un minimo storico di trentatre miliardi di euro lo scorso anno. Nel 2022 la previsione indica una risalita complessiva del 12% a oltre 37 miliardi. “Le caratteristiche della crisi sanitaria da cui stiamo uscendo – evidenzia il presidente Mario Breglia – hanno spinto gli operatori a fare scelte sostenute da un cauto ottimismo per il futuro. I vari lockdown che tutti i Paesi hanno dovuto imporre hanno generato una variazione della domanda di acquisto delle famiglie verso realtà commerciali più vicine alla propria residenza. Il tema della ‘città in quindici minuti’ ha un forte impatto anche sul commercio, perché significa riscoprire i negozi di quartiere e i piccoli centri commerciali. Lo scenario ovviamente potrebbe cambiare per gli effetti della guerra in Ucraina. L’effetto più evidente ora è la concentrazione degli investimenti nell’Europa occidentale”.
IN ITALIA PREVISTI 1,46 MLD DI INVESTIMENTI NEL MERCATO COMMERCIALE
Come dimostra la dinamicità di Milano, i segnali di ripresa riguardano anche il mercato commerciale domestico. Il volume totale degli investimenti registrati nel 2021, pari a 1,32 miliardi di euro, grazie al miliardo di euro raggiunto nel corso dell’ultimo quarto dell’anno, risulta inferiore del 9% rispetto a quanto fatto registrare nel 2020 e di poco più del 30% rispetto al 2019. Prosegue il trend negativo degli investimenti rilevato nel corso degli ultimi cinque anni. Tuttavia, per il 2022 gli investimenti nel nostro Paese dovrebbero risalire del 10,5% a oltre 1,46 miliardi di euro. Due diverse tipologie di investitori si sono affacciate cautamente sul mercato italiano nel corso del 2021: investitori core, alla ricerca delle rare location di pregio disponibili situate all’interno delle principali high street nazionali o di grandi superfici commerciali e parchi commerciali caratterizzati da elevati livelli di resilienza rispetto alle restrizioni imposte per il contenimento della pandemia; investitori opportunistici, alla ricerca di gallerie commerciali con rendimenti a doppia cifra. Il mercato degli immobili ad uso commerciale nel corso del 2021 ha registrato un fatturato di 6,7 miliardi di euro di beni scambiati, derivanti da vendita o locazione, con un calo di poco inferiore al punto e mezzo percentuale rispetto al 2020. Una quota rilevante delle transazioni portate a termine è stata conclusa nel secondo semestre dell’anno, grazie ad attività avviate sul finire del 2020 e nel primo trimestre del 2021. Gli investimenti, soprattutto nel secondo semestre, hanno subito un eccezionale incremento, grazie alla transazione miliardaria che ha interessato un portafoglio di immobili costituito in prevalenza da spazi commerciali situati in corrispondenza di high street milanesi e torinesi. I capitali investiti nel corso dell’anno sono per la maggior parte (circa il 70%) stranieri, con una marcata concentrazione sul mercato meneghino, in crescita rispetto all’anno precedente sia in valore assoluto che in termini relativi. Prezzi e canoni risultano ancora in contrazione seppur con dinamiche inferiori rispetto a quanto manifestato nel corso del 2020. Si stima che, per l’anno in corso, i trend di prezzi e canoni si manterranno in campo negativo con andamenti medi nazionali più contenuti, -2,3% i canoni e -1,2% i prezzi.
DOLCE&GABBANA, BENTLEY, CALLIGARIS E MO.1570 LE PIÙ RECENTI APERTURE
Tornando al segmento di mercato rappresentato dagli spazi dedicati al mobile, gli ‘opening’, dicevamo, nel corso degli ultimi 12-16 mesi hanno riguardato molti dei brand della tradizione made in Italy. Edra che si è spostata da via Crocifisso al piano nobile di via Durini, nel cuore del distretto del design downtown, mentre Ludovica Mascheroni ha destinato oltre un milione di euro e più di un anno di lavoro, a L’Appartamento, al civico 13 di via Gesù, nel cuore del Quadrilatero della moda e del lusso. “Un investimento importante, che ha richiesto molti sforzi sotto più punti vista, soprattutto se consideriamo i momenti più bui del 2020” evidenzia Fabio Mascheroni, proprietario e fondatore del brand insieme alla moglie Roberta Caglio. Tra piazza Fontana e via San Clemente ha aperto lo scorso settembre il nuovo Stoneroom Antolini, otto vetrine e 600 metri quadrati progettati da Alessandro La Spada. Gli spazi sono pensati per ricevere architetti e clienti che vogliono esplorare il mondo delle pietre naturali con oltre 5000 campioni racchiusi in una ‘english library’ a disposizione dei progettisti. Mohd ha puntato su Officina Milano in via Macchi 82, un’estensione del primo spazio di via Turati. Più laboratorio che negozio, con una sezione digitale, una di progettazione e una grande materioteca. Sempre negli ultimi 12 mesi Versace Home ha preso casa in via Durini, in collaborazione con Interni. Uno spazio di oltre 500 metri quadrati, il cui concept è a cura dello studio Vudafieri-Saverino Partners. Anche per Manerba una grande materioteca nel cuore di Brera, mentre Jannelli&Volpi ha due nuovi spazi nel cuore del distretto design di Brera a Milano: JVstudio in via Statuto 21 e JVstore in corso Garibaldi 81.
E oggi è ‘finalmente a casa’ anche per Dolce&Gabbana, che dopo la presentazione in anteprima della collezione avvenuta a Venezia nell’agosto 2021, ha aperto le sue prime due boutique al mondo dedicate all’arredamento a Milano, in corso Venezia 7 e via Durini 23. La prima ospita i complementi d’arredo: cuscini in twill e duchesse, trapuntini stampati, servizi di bicchieri in vetro di Murano soffiato a bocca e piatti in ceramica siciliana, candele profumate e accessori in legno laccato celebrano l’artigianato italiano d’eccellenza e l’arte di vivere la casa. I divani in tessuto, i tavoli in rovere laccato, i mobili bar accessoriati e gli elementi d’arredo sono invece nello spazio di via Durini, realizzato in partnership con Luxury Living Group. Dopo le recenti aperture a livello europeo e internazionale, Calligaris Group espande il suo network anche in Italia e sceglie Milano, città simbolo di eccellenza nel design, per l’inaugurazione del suo più grande e prestigioso Flagship Store, firmato Studio Marco Piva. Per Calligaris 700 metri quadrati nel cuore di Brera, all’interno dello storico ‘Cortile della Seta’, ottocentesco palazzo recentemente oggetto di un importante progetto di riqualificazione. Lineare e luminoso grazie alle ampie vetrate a soffitto, il Flagship Store ospiterà le collezioni firmate da Calligaris, Ditre Italia e Luceplan. “Con questo nuovo flagship store nel cuore di Milano, capitale mondiale del design, abbiamo voluto racchiudere in un’unica destinazione tre dei nostri brand che insieme possano ispirare e offrire soluzioni di arredo, residenziali o commerciali, per professionisti e privati” dichiara Stefano Rosa Uliana, CEO di Calligaris Group.
Lo scorso marzo ha inaugurato in Piazza della Scala Fendi Casa: 700 metri quadrati e 13 vetrine totalmente dedicati alla collezione che nasce dalla partnership tra la maison e Design Holding, che insieme hanno creato FF Design. Non solo una boutique, come precisa Daniel Lalonde, CEO di Design Holding, ma “una fedele rappresentazione del fascino e della modernità che caratterizzano la nuova Fendi Casa”. Restando in casa Design Holding, dopo Copenhagen, è stato inaugurato in via Durini D Studio, spazio nel quale dialogano i brand iconici del gruppo (B&B Italia, Maxalto, Azucena, Arclinea, Flos e Louis Poulsen). E in attesa di Flexform, di prossima apertura, resta ora da capire che cosa accadrà effettivamente con la grave crisi che attanaglia l’Europa. Una contrazione dei flussi turistici è possibile, ma d’altro canto la maglia larga delle misure anti-covid, e la voglia di tornare a viaggiare, riapre il movimento tra i paesi. Se da una parte, e al netto di quello che potrà accadere realmente, è da mettere in conto una contrazione degli acquisti travel da parte dei russi, dall’altra il mercato interno potrebbe riservare ancora sorprese positive. Sempre che l’intervento sul caro energia, e non solo, sia tempestivo e di larga portata.