Fondato nel 1991 da Claudia Pelizzari, Pelizzari Studio da più di trent’anni si occupa di ristrutturazioni, restauri conservativi e progetti di interior. Attualmente lo studio ha all’attivo circa una ventina di progetti, la maggior parte dei quali residenziali e nel settore hospitality. “Una continua ricerca di prodotti e materiali, – dichiara David Morini, CEO di Pelizzari Studio – un selezionato team di architetti e designers e l’attenzione al dettaglio sono i nostri punti di forza. Tutto ciò viene operato con dinamiche di management aziendale e con grande attenzione alla selezione del network di partner che collaborano con noi per realizzare progetti unici”.
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Quali sono i progetti su cui state lavorando?
Attualmente – risponde Morini – il nostro studio ha all’attivo circa venti progetti, la maggior parte dei quali residenziali e nel settore hospitality. In Umbria, nell’antico borgo di Panicale, affacciato sul lago Trasimeno stiamo completando l’espansione di Rastrello Boutique Hotel, un restauro conservativo di un palazzo storico per una committenza statunitense. Nella stessa regione abbiamo altri cinque progetti attivi di restauro conservativo e interior design, tutti rivolti a una committenza straniera.
Sul lago di Como stiamo sviluppando un progetto di interior design per una villa affacciata sull’acqua dove negli anni ‘90 Gianfranco Ferrè aveva curato gli interni. Si aggiunge un altro boutique hotel, questa volta sul Lago di Garda, dalla vocazione vegan sia nella proposta culinaria che per i materiali che lo compongono: è una sfida che ci appassiona nella ricerca di fornitori attenti e rispettosi con una visione cruelty-free.
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Diverse sono le ristrutturazioni residenziali a Milano fra cui un appartamento in via Piatti, un attico in un nuovo edificio di Mario Cucinella in Città Studi, l’atelier di un noto artista e regista in corso Garibaldi e un ufficio per una società che si occupa di M&A in via Montenapoleone. Stiamo, inoltre, progettando gli interni di una villa a Forte dei Marmi, una residenza circondata dai campi da gioco di Gardagolf, una villa Liberty sulle mura venete di Bergamo Alta e un casale immerso nel verde sui Colli Euganei.
Come stanno cambiando le richieste dei clienti a livello residenziale, ci sono nuovi trend?
I nostri committenti nel mondo residenziale hanno sempre più il desiderio di realizzare delle dimore sartoriali, “cucite su di loro”. Per noi è importantissimo ascoltare le loro esigenze e interpretare il loro stile di vita per poter progettare nel minimo dettaglio soluzioni inaspettate che rendano le loro case irripetibili. Ciò rende molto più complesso il nostro lavoro, ma il risultato che riusciamo a ottenere non è mai scontato e proviamo sempre a creare design unici e senza tempo.
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E nel contract, cosa viene richiesto? Quali sono i trend?
Il vero servizio su cui si dovrà puntare sarà l’esperienza che vive l’ospite. Oltre a tutti i comfort a cui siamo ormai abituati, ciò che fa la differenza è l’accoglienza, la narrazione della storia della struttura alberghiera e dei luoghi in cui essa è presente, la selezione dei prodotti locali, la proposta di attività legate al territorio. Questi sono i punti di forza che racconteranno un hotel in modo unico, per lasciare il segno. Dal punto di vista dell’interior design, siamo molto attenti ad utilizzare i materiali locali mixandoli con elementi di fornitura d’arredo tailor-made contemporanei, disegnati e prodotti dal nostro studio.
Lavorate anche nella ristorazione, l’approccio agli spazi come sta cambiando?
Gli ultimi due progetti che abbiamo realizzato nel settore della ristorazione sono state due sfide importanti. Per Biagioni abbiamo realizzato il bistrot e il ristorante. Due locali diversi (anche se uniti dalle zone tecniche) sul lungolago di Salò, dove degli imprenditori milanesi con all’attivo diversi noti ristoranti a Milano hanno voluto offrire due esperienze diverse: più informale con il bistrot, che propone un menù di carne in un cocktail bar internazionale, e più elegante al ristorante, dove nella proposta trovano spazio la cucina di mare e un’importante cantina vini.
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L’intervento è stato capillare nel progetto architettonico, scenografico, così come nella scelta delle soluzioni tecnologiche. C’è alla base un’accuratezza esecutiva che scandisce spazi, ne recupera il genius loci, con estrema ricerca storica. Troviamo stucchi accostati a velluti, quasi a ritrovare la raffinatezza del gusto borghese italiano. L’uso di materiali pregiati, codice primario di questo progetto, non esula da accostamenti insoliti, quali la pergamena o la paglia o la tappezzeria a ramages burgundy che precede un privé completamente tappezzato da bottiglie pregiate. Nel salone principale il pavimento, realizzato da tasselli in marmo Botticino e stucco nero, si snoda in un gioco di dischi concentrici, quasi a voler sottolineare che niente è più monotono di uno spazio in cui tutto è lineare e perfetto.
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Classico Casa Tua è la nostra più recente realizzazione nel campo della ristorazione; una sofisticata dimensione si apre e ci avvolge salendo lo scalone di un palazzo nobiliare del XVIII sec nel centro storico di Brescia. L’impressione è quella di entrare in una dimora privata d’epoca che con sapienti interventi bespoke offre un’allure tutta contemporanea, per il ristorante ospitato al suo interno. Dettagli barocchi e arredi moderni danno carattere al susseguirsi di saloni che accolgono i clienti, tra divani e poltrone dal fronte cromatico delle svariate sfumature. I mood coloniali, dei ricordi di viaggi lontani, caratterizzano gli spazi di questo ristorante e cocktail bar.
In questi due esempi ciò che la committenza ha richiesto è stata sicuramente una diversificazione rispetto ad altri scenari già visti. Il desiderio era offrire un’esperienza nuova alla clientela sempre più esigente in continua ricerca di spazi nuovi dove vivere momenti di svago e di convivialità.