Prosegue il trend di crescita di Pedrali nel 2021 che registra 91,8 milioni di euro di ricavi e un Ebitda del 31,5%, interrotto solo dal periodo pandemico, che aveva seguito un quinquennio positivo con un fatturato passato dai 70 milioni del 2015 ai quasi cento milioni del 2019, mettendo a segno un +40 per cento nel periodo. “Abbiamo continuato a investire e a perseguire le nostre strategie, ma adattandole al nuovo contesto – esordisce Monica Pedrali, CEO dell’azienda di famiglia -. Nel 2020, pur in assenza di fiere, avevamo presentato venti nuove collezioni e nel 2021 abbiamo garantito la nostra presenza al Supersalone“.
Punto di forza dell’azienda è la filiera corta che ha favorito un veloce riavvio delle attività post Covid: “Produciamo tutto internamente ai nostri stabilimenti in Italia – prosegue la CEO – e questo ci ha permesso di riattivarci velocemente appena l’emergenza sanitaria ce lo ha permesso, garantendo ridotti tempi di consegna“. Tra le strategie che hanno spinto Pedrali, la scelta di adottare la “lean production“, per ridurre gli sprechi e produrre solo su commessa. “Non ha senso produrre il superfluo in un momento storico segnato dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e dall’aumento dei costi energetici“, chiosa l’imprenditrice. A rendere più agile la produzione, anche l’interconnessione delle aziende grazie agli investimenti in 4.0 sull’innovazione di processo.
La performance è stata, inoltre, il frutto del rinnovato interesse generalizzato per gli spazi outdoor, atteggiamento di cui ha beneficiato l’azienda che da sempre ha l’outdoor nel dna. “Negli ultimi anni abbiamo deciso di tornare a investire in questo segmento – prosegue Monica Pedrali – poiché ci siamo resi conto che le persone desiderano riporre la stessa cura nella scelta degli arredi sia indoor che outdoor. Questa tendenza di voler vivere gli spazi all’aria aperta dal residenziale all’hospitality era già in atto prima del Covid, ma con il Covid si è accelerata“. In occasione del Salone del Mobile, appena conclusosi, Pedrali ha, infatti, presentato numerose novità sul tema. Ad ottenere un buon consenso di pubblico sono stati anche gli imbottiti, come i divani modulari e le sedute, con tessuti tecnici adatti anche a resistere agli agenti atmosferici. “In generale, i nostri prodotti sono studiati per i diversi segmenti di mercato: residenziale, hospitality, uffici“.
Nonostante la situazione internazionale, i mercati esteri, che rappresentano stabilmente circa l’80% del fatturato per Pedrali, continuano a crescere. Tra i principali, oltre all’Italia, l’Europa, gli Stati Uniti, il Sud-Est Asiatico, l’India e il Middle East. Più contenuta la crescita in Asia a causa delle difficoltà logistiche e dell’innalzamento dei costi dei container.
I primi mesi del 2022, fino a fine maggio, stanno già facendo registrare un incremento del 30% sullo stesso periodo del 2021 che fa stimare per l’interno anno una crescita del 15 per cento. “Il nostro impegno in futuro sarà di comunicare sempre meglio la qualità e la sostenibilità della nostra proposta, anche attraverso la formazione del nostro personale di vendita – conclude la CEO -, e di cercare sempre di cogliere le opportunità dai cambiamenti“.