Mentre si appresta a chiudere l’anno probabilmente “migliore di sempre”, B&B Italia punta fortemente sulla sostenibilità e, insieme agli altri brand di Design Holding, su una nuova formula retail. Quasi ‘a sorpresa’ il 2021 potrebbe essere nella storia di B&B Italia l’anno più performante. Nonostante la pandemia, nonostante tutto. E’ vero che il settore del mobile è tra quelli che meno hanno sofferto questo anno e mezzo di difficoltà, ma quella dell’azienda di Novedrate è una sovraperformance di tutto rispetto, come racconta l’amministratore delegato Gilberto Negrini.
Chiuso il secondo quarter, qual è la stima sul fine anno?
“Lo scorso anno abbiamo reagito in maniera sorprendente, con la conseguenza che gran parte della perdita dei primi mesi (a fronte di forecast quotidiani che indicavano chiusure molto critiche e dannose) è stata recuperata. Non essendo monocanale, abbiamo potuto differenziare. Altre realtà hanno reagito molto bene, altre meno, soprattutto se particolarmente esposte nel contract. Noi abbiamo archiviato un anno che non è stato così negativo, con solo qualche punto percentuale in meno rispetto all’anno precedente. A fine anno abbiamo steso il budget per anno il 2021, ma posso dire che stiamo vivendo qualcosa di speciale, che nessuno si aspettava. I numeri sono straordinari. Significa che abbiamo seminato bene. Probabilmente faremo un risultato mai raggiunto dalla B&B anche se, chiaramente, il secondo semestre sarà più complesso”.
Capitolo sostenibilità, qual è l’impegno dell’azienda?
“La sostenibilità è uno degli argomenti più importanti. Facciamo parte di Design Holding che è di proprietà di Investindustrial e The Carlyle Group, due fondi molto attivi su questo fronte. Da parte loro arriva un input non solo rivolto al prodotto, ma anche all’organizzazione aziendale. Si tratta di processi lunghi e molto impegnativi sotto tutti i punti di vista. Ma che condividiamo e portiamo avanti con grande impegno: dal risparmio energetico a tutto quello che riguarda le emissioni. Tutto ciò che è possibile lo stiamo attuando: abbiamo controlli e obiettivi che ci siamo in autonomia prefissi. Anche i fornitori esterni devono rispettare alcune regole. Contemporaneamente lavoriamo sul prodotto”.
Un esempio?
“Borea, la collezione disegnata da Piero Lissoni per l’outdoor, si prestava molto bene a forzare la mano in questa direzione: tutti i materiali utilizzati sono riciclati oppure sono riciclabili. Circolarità e tempo di vita rappresentano aspetti essenziali. Chiaramente ci sono dei prodotti più complessi da realizzare in termini di sostenibilità e altri meno. Oggi cerchiamo di inserire criteri di sostenibilità ovunque. Serve tempo perché cerchiamo di cambiare l’approccio e i processi produttivi. Noi, tra i pochi a farlo, garantiamo i divani per dieci anni: quando un prodotto dura nel tempo inquina di meno. In secondo luogo, i materiali devono essere riciclabili. Borea nasce con questo spirito. I cuscini sono realizzati in materiale plastico che deriva da pet, quindi già materiale riciclato. A fine vita, tutto può essere scomposto per essere smaltito secondo le varie tipologie di materiale e, dove possibile, riciclato. In questo caso specifico per il 90%. Vorremmo ottenere sempre questo risultato”.
Siamo in una fase in cui la sostenibilità va a scapito del design?
“No. Non nel nostro caso. Non scendiamo a compromessi. Cosa sia il design certamente è opinabile, ci mancherebbe. Ma la componente fondamentale è l’innovazione e la sostenibilità passa dall’innovazione: dobbiamo individuare processi produttivi che ci consentano di utilizzare materiali che fino a oggi non erano pensati, uscire dalla solita rotta. Sarebbe bello se ci fosse questa consapevolezza anche nei consumatori. Il valore aggiunto della circolarità non sempre viene valutato come un plus del prodotto e si guarda al prezzo. Nei paesi scandinavi sono molto attenti, in altri meno, ma noi teniamo duro e mi pare che sia diventato un argomento super attuale ovunque. Assisteremo una accelerazione che andrà esattamente in questa direzione”.
Il vantaggio competitivo si traduce nel conto economico?
“Non ancora. Tradurre questo vantaggio in vendite non è ancora così automatico. Il Borea ha un costo importante perché fatto con determinate caratteristiche ma ovviamente non abbiamo potuto applicare un costo più competitivo. Ma non demordiamo. Ci interessa la parte finale della strada che stiamo percorrendo”.
Un nuovo concetto retail debutta a Copenaghen, in attesa di settembre a Milano
“E’ il primo in questo senso per Design Holding: D Studio, una nuova avventura le cui tappe successive saranno Milano e poi New York. Tutti i brand di Design Holding (oltre a B&B, Maxalto, Arclinea, Azucena, Flos e Louis Poulsen) troveranno casa sotto lo stesso tetto: vogliamo portare ai consumatori e alla comunità degli architetti concetto nuovo di ‘soft contract’, dalla casa importante, al piccolo hotel, al ristorante. Vogliamo comunque mantenere forte l’unicità delle singole aziende. Il cliente che entra deve percepire di essere davanti a qualcosa di nuovo, a un gusto nuovo e a un servizio nuovo. Per quanto riguarda Milano, il debutto del nuovo concept è previsto a settembre. B&B non ha mai presentato al Salone del Mobile, avendo a disposizione lo spazio di 1600 metri quadrati in via Durini che rappresenta un importante investimento. Ma è certo che il Salone ha aiutato le aziende e le aziende hanno aiutato tanto il salone, credo che sia un connubio imprescindibile. Poi tutte le cose evolvono. Giusto che si ragioni insieme su come restare sempre attuali e all’avanguardia. Del resto, siamo al centro del mondo del design e tutti ci guardano. Il settore deve sostenere il Salone”.
Intanto, con il riconoscimento internazionale di capitale del design, Copenhagen è dunque la prima città a ospitare questo nuovo concetto di retail, tra gli splendidi edifici storici a Holmen in uno dei più grandi quartieri creativi di Copenhagen. Marchi italiani e danesi si ritrovano all’interno di un medesimo contesto: una selezione di pezzi iconici di B&B Italia, come la Serie UP di Gaetano Pesce o il divano Camaleonda di Mario Bellini, diventerà il riferimento per il design italiano senza tempo nella città di Copenhagen. Gli ambienti cucina di Arclinea proposti da D Studio sono spazi dove cucinare, vivere e condividere. I progetti esposti fanno parte della collezione esclusiva disegnata da Antonio Citterio. D Studio Copenhagen è il primo store monomarca in Scandinavia per il gruppo B&B Italia.