Una crescita a doppia cifra, compresa tra il 10 e il 15% nel 2021 per il settore del design, trainata principalmente dalla ripresa del contract. Questa la previsione di Alessio Candi, Consulting e M&A Director di Pambianco, intervenuto al 7° Pambianco – Interni Design Summit dal titolo ‘L’industria del Design e i nuovi paradigmi’.
Anche per il 2020 il dato a consuntivo è “molto migliore rispetto a quanto atteso all’inizio della pandemia: si attesta a 507 miliardi di dollari, -6,4%, dopo essere cresciuto dal 2009 al 2019 con un tasso composito annuo (Cagr) del 3,9%”.
A livello di geografie, spiega Candi, “tutti i mercati sono in discesa, anche se lieve. La più aspra e quella del 7% in Asia Pacific che ancora conta il 42% del mercato complessivo”.
Tema caldo l’e-commerce, la cui quota in Europa “è quasi raddoppiata: dal 2018 al 2020 è passata da 4,9% a 8,5%”. E se un mercato come il Regno Unito passa dall’8,1% al 14%, “l’Italia è parecchio indietro, resta il fanalino di coda. Tuttavia, dal 3,2% si passa al 5,8%”.
Candi propone anche il paragone con player di grandi dimensioni come Wyfair, Williams Sonoma, Ikea e Westwing: “guardando a queste realtà – dice – ci rendiamo conto di quanto sia importante il mercato online. Wayfair è passata da 9,1 billion del 2019 a 14,1 billion nel 2020 con una crescita del 5,5% totalmente online. Williams da 3,3 mld a 4,7 mld. La stessa Ikea da 1,8 a 3,8 mld con una incidenza sul fatturato dal 7 al 16%”. Nel mercato italiano, analizzando l’andamento 2020 delle società di più grande dimensione, si assiste a una contrazione complessiva del 4,7%, “un dato incoraggiante in quanto migliore rispetto a quello generale”.
Anche il 2020 in Borsa ha performato molto bene per i titoli del design: un campione di 8 aziende (Wayfair, Williams Sonoma, RH, Herman Miller, At Home, Knoll, Maison du Monde, Natuzzi), che nel 2019 hanno insieme fatturato 13 miliardi di dollari e raggiunto un Ebitda del 13%, anche nel 2020 hanno raggiunto “risultati molto positivi: +7% il fatturato, +15% l’Ebitda”. Ancora meglio il primo quarto del 2021: giro d’affari +46% ed Ebitda +20 per cento. Il campione capitalizza quasi 64 miliardi di dollari. E se, nel pieno della pandemia, i titoli presi in considerazione hanno perso circa il 30%, da aprile ad oggi in media sono saliti del 600 per cento. Wayfair da 93 dollari ad azione viene scambiata a 303, Natuzzi da 1,6 dollari ad azione e ora ne quota quasi 20. Anche le operazioni di M&A non si fermano, “sia a livello di fondi sia di aziende industriali”.
Se dunque “la crisi si è rivelata meno peggio del previsto e la battuta di arresto del 2020 sembra superata e le previsioni nel breve sono buone”, anticipa Candi, secondo cui “la ripresa sarà cavalcata dalle imprese più ‘forti’ e questo porterà a una maggiore polarizzazione”.
Ma a spingere il settore saranno anche i prossimi eventi di settembre, il Supersalone e il Fuorisalone. Quest’ultimo, spiega il direttore di Interni Gilda Boiardi, “avrà inizio il 4 settembre per proseguire oltre la durata del Supersalone, arrivando fino al 19 di settembre e così andando incontro a quelli che presumibilmente saranno gli appuntamenti all’interno degli spazi espositivi degli showroom delle aziende”. Del resto, evidenzia Boiardi, “le vere protagoniste del Fuorisalone sono proprio le imprese. E quest’anno i loro eventi saranno particolarmente importanti”.
Partner dell’evento Tabu – Colours of Wood, Made in Italy Fund e Minsait (an Indra Company).