Il mercato globale dell’arte sorpassa i valori ante crisi e raggiunge i 51 miliardi di euro nel 2014 grazie soprattutto ai privati con elevata disponibilità. Lo riporta Reuters, che cita un report di European Fine Art Foundation, la fondazione con sede a Maastricht che monitora l’andamento del settore. I dati emersi riportano una crescita del 7% anno su anno, ben oltre i dati del 2007, che si attestavano a 48 miliardi di euro di giro d’affari complessivo. Il record è stato registrato grazie a un’impennata delle transazioni di alto valore (il volume, invece, è sceso): lo scorso anno, infatti, sono state chiuse circa 1.530 operazioni dal valore di oltre 1 milione di euro e 96 hanno superato la cifra di 10 milioni. “Il mercato continua a essere fortemente polarizzato, con un numero relativamente piccolo di artisti, buyer e venditori che però rappresentano una larga fetta di valore”, ha notato Clare McAndrew, l’economista che ha redatto il report. Gli Stati Uniti hanno rappresentato il 39% delle vendite dell’arte durante il 2014, seguiti dalla Cina e dalla Gran Bretagna (che valgono all’incirca il 22% ciascuno).
E la moda non sta a guardare, dimostrando di voler agganciare un così florido mercato. Sono diverse le maison del lusso che ultimamente hanno fatto intendere di voler stabilire un legame più forte con il mondo dell’arte. A partire da Prada, che entro l’inizio di Expo aprirà le porte della sua Fondazione a Milano, uno spazio di oltre 13.400 metri quadrati in cui convivranno arti diverse, dal cinema al design, passando per l’architettura, oltre allo spazio permanente, destinato a presentare grandi istallazioni acquisite da Fondazione Prada nei suoi vent’anni di attività. Anche Giorgio Armani inaugurerà a breve il suo Museo, uno spazio culturale nell’area Tortona di Milano in cui lo stilista ha investito ben 50 milioni di euro.