Sono oltre 15 miliardi di euro, per il quinquennio 2014-2018, gli investimenti immobiliari previsti nel solo capoluogo lombardo, con un impatto di quasi cinquanta miliardi sul Pil cittadino e circa diecimila nuovi posti di lavoro, creati dalle nuove iniziative immobiliari. Il dato è emerso nel corso della presentazione del Rapporto 2017 sul mercato immobiliare di Milano e dell’Area Metropolitana – Milano challenger “sul podio d’Europa” – realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Vittoria Assicurazioni.
Sintetizzando una serie di indicatori economici, infrastutturali e sociologici, Scenari Immobiliari ha costruito un Indice di competitività delle città europee su scala 100, secondo il quale si realizza una classifica delle principali capitali europee, in cui Milano si posiziona al 2° posto, dietro solo a Monaco.
In attesa che Brexit porti effetti reali sulle città europee, Milano ha consolidato la leadership in fatto di investimenti immobiliari da parte di soggetti istituzionali, sia fondi italiani che internazionali. Nell’ultimo biennio nel capoluogo lombardo si sono registrati investimenti di provenienza estera per oltre quattro miliardi di euro, la metà di quanto investito in tutto il Paese. Le previsioni, sulla base delle indicazioni raccolte tra i principali operatori, parlano di cifre anche superiori nel biennio 2017 e 2018, escludendo Brexit, che comunque avrà eventuali effetti sul mercato solo a fine decennio.
La domanda degli investitori non sarebbe diventata realtà se non ci fosse stata anche una profonda innovazione nell’offerta immobiliare cittadina. Le trasformazioni urbanistiche recentemente concluse, in fase di definizione e in previsione, hanno ridisegnato e ridisegneranno il volto della nuova città di Milano: una metropoli internazionale capace di confrontarsi e competere con le principali capitali d’Europa.
Gli acquisti realizzati nell’ultimo triennio riguardano uffici per quasi il sessanta per cento, seguiti da commerciale e da trasformazione delle aree.
Nel futuro prossimo, l’ampia disponibilità di ambiti urbani da trasformare e riconvertire, delineano la prospettiva concreta di un ulteriore incremento di valorizzazioni con conseguenti opportunità di investimento nella città milanese e crescita del giro d’affari che, se ben gestito da tutti gli attori in gioco, potrebbe non arrestarsi per almeno un decennio.