È una svolta strategica importante quella pianificata da Lops Arredi, azienda partecipata al 75% dalla holding capogruppo Lops Spa. Dopo oltre dieci anni di attività, il retailer di arredamento che collabora con brand come Stosa Cucine, Snaidero, Moretti Camerette, Calligaris, Riflessi e Le Fablier, è pronto a puntare sulle private label. Le due collezioni ‘no brand’ Easy Lops e Top Lops, lanciate un anno e mezzo fa, stanno già registrando performance notevoli tanto da rappresentare il 70% del fatturato, ossia circa 10 dei 14 milioni di euro totali registrati nel 2017.
“Abbiamo voluto spingerci oltre il concetto di marchio per motivi distributivi e comparativi – spiega Nicola Lops, AD di Lops Arredi – aprendo linee ‘anonime’ che noi, come Lops, rappresentiamo e produciamo tramite terzisti. Il motivo principale per cui abbiamo deciso di introdurre prodotti ‘no brand’ è la marginalità maggiore. Questo approccio indipendente ci permette di concentrarci sulla qualità di prodotti realizzati ad hoc per clienti con i quali ci interfacciamo dal progetto al servizio post-vendita; inoltre, migliora la performance distributiva, svincolata dai conflitti dovuti al posizionamento dei negozi multimarca rispetto ai monomarca dei brand da noi fino ad oggi rappresentati”.
La distribuzione, attualmente, è strutturata su tre grandi store presenti nell’hinterland milanese a Cinisello Balsamo, Trezzano sul Naviglio e Cernusco sul Naviglio, per una superficie espositiva totale di 13mila metri quadri. Al momento, però, solo nel negozio di Cinisello è possibile visionare il nuovo format espositivo comprensivo delle proposte Easy e Top. Il progetto pilota è gia stato testato, con un’offerta che spazia dalla cucina alla zona giorno, dalla zona notte comprensiva di materassi fino all’arredo bagno e con prezzi che variano molto in base ai materiali utilizzati permettendo di rivolgersi a diverse tipologie di clientela, verrà esteso agli altri punti vendita e a quelli che verranno aperti in futuro.
Seconda chiave di volta strategica sarà il franchising, i prossimi negozi, infatti, saranno aperti in affiliazione e pianificati, in accordo con i potenziali partner, dapprima sempre in provincia di Milano fino ad estendersi a tutto il Nord Italia. “Le città a cui pensiamo inizialmente sono Como, Varese, Bergamo, Brescia, Torino, Genova, Bologna – afferma l’AD – Solo successivamente proseguiremo con il resto d’Italia. L’estero al momento non lo stiamo valutando”. Il piano di sviluppo tramite franchising sarà presentato in anteprima al Salone del Franchising che si terrà dal 25 al 27 ottobre a Fiera Milano City e prevede una tempistica di circa tre anni, dall’individuazione dei partner all’inaugurazione dei primi negozi.
Il format potrà essere adattato alle esigenze dei potenziali partner, ma le location a cui punta l’azienda dovranno essere in grado di ospitare entrambe le collezioni Lops proponendosi come veri e propri store specializzati Lops Arredi. “Sarà una rete distributiva dell’arredamento industriale su misura, presente a livello nazionale e che seguirà il classico modello di affiliazione con un investimento iniziale tra i 60 e i 100mila euro. Forniremo noi la formazione, il layout interno, l’esposizione, il marketing e il processo di gestione”, specifica Lops spiegando come l’intento sia garantire sempre più un supporto di servizio. L’affiliato dovrà individuare le figure da inserire in negozio ai quali saranno richieste competenze tecniche: progettisti, consulenti e arredatori. “Per raggiungere 2 milioni di euro di fatturato – afferma l’AD – lo spazio ideale è di circa mille metri quadri e per gestirlo servono cinque o sei persone”.
Per il futuro l’azienda, che quest’anno prevede di confermare i risultati del 2017, pensa a un’estensione delle linee a brand Lops e, a tendere, a portare l’offerta ‘no brand’ al 100% sui propri affiliati.